Spunta la tassa sui pacchetti postali extra Ue sotto i 150 euro

Spunta la tassa sui pacchetti postali extra Ue sotto i 150 euro

La maggioranza starebbe lavorando sull’ipotesi di una tassa sui pacchi postali extra Ue. La misura, definita plausibile anche a livello governativo, potrebbe entrare nella manovra dopo che è sfumata per motivi di calendario la possibilità di inserirla in chiave anti-fast fashion, come ipotizzato dal Mimit, all’interno del ddl concorrenza soprattutto per contrastare i colossi cinesi come Shein e Temu. Ma questa misura potrà essere inserita in manovra solo se prima arriverà il via libera della Ue.

Contributo per ogni spedizione proveniente da paesi extra Ue sotto i 150 euro

Si tratterebbe di un contributo per ogni spedizione proveniente da Paesi extra europei sotto i 150 euro che si porrebbe quindi in linea con l’intenzione europea – in discussione all’Ecofin del 13 novembre – di eliminare la soglia di esenzione dai dazi sui pacchi dello stesso valore. La Francia si è già mossa nella stessa direzione.

A breve addio a esenzione dazi per piccoli pacchi extra-Ue

Piccoli pacchi extra Ue senza dazi addio: si avvicina l’abolizione delle esenzioni doganali alla soglia dei 150 euro che oggi consente ai pacchetti più piccoli di entrare nel mercato unico senza pagare tariffe doganali all’Europa. Il 13 novembre i 27 ministri dell’Economia, riuniti all’Ecofin, secondo le attese daranno il via libera politico all’abolizione della franchigia, primo passo della riforma attesa per mettere ordine nel diluvio di spedizioni di basso valore, spesso provenienti dalle grandi piattaforme di e-commerce cinesi. Dopo l’ok dei ministri, il dossier passerà al trilogo tra Consiglio, Parlamento e Commissione, che secondo un funzionario europeo dovrebbe chiudersi entro entro fine anno. L’eliminazione effettiva scatterà non appena sarà operativo l’ “Eu Customs Data Hub”, la nuova piattaforma informatica comune destinata a gestire in tempo reale i flussi di importazione. L’hub, ancora in negoziazione, dovrebbe entrare in funzione nel 2028, ma alcuni Paesi – a partire dalla Francia – spingono per anticipare i tempi. “Difendiamo una soppressione anticipata della franchigia, ci sembra necessaria”, hanno spiegato fonti del ministero dell’Economia francese, ricordando “l’afflusso massiccio di pacchi provenienti da Paesi terzi, in particolare dalla Cina”.

In Francia ipotesi tassa di 2 euro sui pacchetti extra Ue

La Francia, tra l’altro, ipotizza nella manovra finanziaria in discussione di introdurre una tassa fissa di 2 euro sui pacchetti extra-Ue di piccolo importo: si tratterebbe di una misura motivata con finalità ambientali e di equità fiscale, qualificando il prelievo come imposta interna sui consumi e non come un vero e proprio dazio (competenza esclusiva europea). Si tratterebbe della prima misura di questo genere in Ue.

Fonte: Il Sole 24 Ore