Subaru Outback: ecco com’è, come va e quanto costa la nuova generazione

Le apparenze ingannano. Infatti la nuova Subaru Outback non è il risultato di un’evoluzione ma di una vera rivoluzione, poiché con la precedente non ha nessun punto di contatto. Eccezion fatta, per l’abbigliamento che resta fedele allo stile cross country che la prima generazione ha introdotto per prima fra le station wagon venticinque anni fa.

Subaru Outback, così uguale ma così diversa
La genesi della nuova generazione della Outback prende le mosse dall’architettura modulare Sgp portata al debutto da altre Subaru. La struttura ha portato in dote, oltre che un’ossatura molto rigida, dimensioni maggiori rispetto al passato. Infatti, la lunghezza passa da 4,82 a 4,87 metri irrobustendo soprattutto la zona posteriore e la larghezza cresce di 3,5 centimetri, attestandosi a 1,87 metri. Le nuove misure sono abbigliate con uno stile che non ripudia il passato, anzi lo enfatizza con protezioni laterali e inferiori della carrozzeria molto marcate, ma che si definisce in maniera più fluida e, soprattutto, più funzionale. Infatti, il parabrezza più avanzato e la zona posteriore più pronunciata, insieme, hanno evitato di allungare il passo (2,74 metri) per ottenere un abitacolo più spazioso specie posteriormente e un bagagliaio molto ampio, poiché la capacità minima arriva a 522 litri.

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Subaru Outback, più ricercata e funzionale
L’interno si evolve seguendo i dettami della funzionalità e con un arredamento che vira verso la ricercatezza, grazie anche al salto in alto della qualità costruttiva e dei materiali. L’atmosfera è fortemente influenzata dal design della plancia su due livelli e della consolle centrale, occupata dal display verticale touch da 11,6” del sistema d’infotainment. Quest’ultimo integra sia le compatibilità con i device sia molti comandi dei servizi ausiliari, che hanno tolti di mezzo tanti tasti fisici ma senza imporre di correre da un menù all’altro per essere individuati. In definitiva, si utilizza come uno smartphone. Il passaggio in sartoria si è riversato anche su alcuni fattori funzionali. Così, la “bocca” di carico è diventata più ampia, le barre portattutto sul padiglione integrano le traverse che si posizionano semplicemente ruotandole verso il lato opposto e alcuni allestimenti propongono i rivestimenti idrorepellenti per i sedili. Il quadro è completato dall’assottigliamento dei montanti del padiglione e, persino, dal sensore di prossimità del portellone posteriore che permette di aprirlo anche con le mani occupate.

Subaru Outback, il boxer adesso va in diretta
Dentro al cofano della nuova generazione della Outback c’è sempre un quattro cilindri boxer di 2,5 litri, ma ora è a iniezione diretta e sviluppa 169 anziché 175 cavalli assieme a una coppia che passa da 235 a 252 Nm e che si sviluppa a un regime inferiore. Imprime una velocità di 193 all’ora e la possibilità di arrivare a 100 orari in 10”2, a fronte di percorrenze medie di 13,5 chilometri di benzina e di emissioni di CO2 di 169 g/km. Il cambio è ancora a variazione continua del rapporto, ma adesso integra otto anziché sette marce predefinite. La trazione integralee sempre la Symmetrical che arriva a ripartire la motricità anche al 50% su due assali, mentre il sistema di gestione della trazione X-Mode ora prevede due settaggi: uno per i fondi scivolosi e uno per il fango e la sabbia.

Subaru Outback, fa ancora più la suv ma si guida come una sw
L’evoluzione della specie Outback mette davanti a chi guida un posto guida funzionale grazie alla razionale disposizione di strumenti, comandi, display centrale e all’ottima visuale in ogni direzione. Quest’ultima è avvantaggiata anche della notevole altezza da terra dell’Outback che è degna di un suv: 21,3 cm. A dispetto di questa caratteristica l’Outback sulla strada ha una portamento da station wagon, quindi è piuttosto rigorosa e facilmente gestibile grazie alla regolazione delle sospensioni piuttosto rigorosa controbatte rollo e beccheggio. E per di più senza ridimensionare le buone capacità delle sospensioni di incassare le irregolarità del fondo, persino in off-road. Lo abbiamo verificato nel tratto fuoristradistico della breve presa di conoscenza con la nuova Subaru, durata in tutto un’oretta, sulle colline attorno a Brescia dove l’Outback si è mossa superando spigliatamente anche situazioni più congeniali a un suv che a una famigliare. Sull’asfalto, che dalle nostre parti l’Outback calcherà ben più spesso, il confort di marcia si abbina a quello di guida, grazie alla linearità di erogazione del motore. Dal quale, però, non ci si deve attendere un temperamento al di là del brillante anche selezionando la configurazione Sport che, però, rende più dirette le risposte mandando fuori gioco il tipico ritardo dei cambi Cvt.

Fonte: Il Sole 24 Ore