Supertutore del paesaggio a pieno regime a dicembre. Grandi progetti Pnrr più rapidi

Un taglio dei tempi che, in alcuni casi, sarà anche di sei mesi. La soprintendenza speciale, operativa da luglio scorso ma ancora in fase di assestamento, si prepara a ricevere i primi progetti del Pnrr con l’obiettivo di velocizzarne l’iter. È la missione che, nel costituirla, gli è stata affidata dal decreto legge 77 di quest’anno, così che gli interventi del Piano non si impantanino nelle secche della burocrazia. Anche per questo è stata prevista una segreteria tecnica ad hoc, costituita da 35 tra architetti, archeologi, avvocati e ingegneri, il cui reclutamento è in dirittura d’arrivo.

La nascita

È l’articolo 29 del Dl 77 a far nascere la soprintendenza speciale, che ha base a Roma e fa riferimento alla direzione generale di Archeologia, belle arti e paesaggio del ministero della Cultura. Ed è la stessa responsabile della direzione, Federica Galloni, a essere stata chiamata a dirigere il nuovo organismo. Attraverso la soprintendenza speciale dovranno passare i progetti infrastrutturali del Pnrr di interesse statale – o che chiameranno in causa almeno due soprintendenze territoriali – che prevederanno una valutazione di impatto ambientale (Via).

Le soprintendenze sono normalmente chiamate a dare un parere sulla Via quando l’intervento ha un impatto sul paesaggio. Nel caso dei progetti del Pnrr c’è, però, bisogno di fare in fretta e di rispettare i tempi imposti dal cronoprogramma. Ecco perché non solo è stata creata presso il ministero della Cultura una struttura ad hoc con lo stesso orizzonte del Pnrr (il 31 dicembre 2026) che affiancherà le soprintendenze territoriali, ma sono anche stati ridotti i tempi per il parere.

La struttura

La soprintendenza speciale potrà contare su una segreteria tecnica di nuovo conio, composta da cinque archeologi, 20 architetti, quattro avvocati, quattro ingegneri ambientali, un ingegnere strumentista e un impiantista, che saranno assunti con un contratto di non più di tre anni e uno stipendio lordo di massimo 50mila euro. Il loro reclutamento è alle battute finali: dopo il bando di inizio luglio con domande da presentare entro il 6 agosto, la commissione, insediatasi a inizio settembre, ha proceduto a una prima selezione delle 332 candidature sulla base dei titoli e dell’esperienza professionale.

«Sono rimasti 66 candidati – spiega Federica Galloni – che dal 9 al 15 novembre dovranno sostenere un colloquio con la commissione per la valutazione finale. Tra le figure ricercate manca quella dell’ingegnere impiantista, a cui la soprintendenza speciale supplirà con il ricorso alle professionalità già presenti nella direzione belle arti».

Fonte: Il Sole 24 Ore