Technology demand management, fattore chiave per la Digital transformation

Il “Technology Demand” rappresenta, infatti, un processo gestionale complesso che, partendo dalla ricezione delle esigenze in termini di tecnologie di tutte le funzioni di business (e anche del dipartimento IT), si occupa della formalizzazione di requisiti funzionali, dell’analisi degli stessi ai fini di una prima valutazione di fattibilità, della pianificazione dei progetti di sviluppo ed il loro instradamento vs team tecnici. Per presidiare questo processo sono quindi necessarie sia una buona conoscenza delle tecnologie e dei processi ICT che una vasta competenza sui problemi e lo scenario di business dell’azienda.

Bifronte, come il dio Giano, il DM deve avere la capacità di parlare due lingue, capire due logiche e confrontarsi in maniera differente con un notevole numero di interlocutori diversi, uscendo dalla trappola dei tecnicismi che spesso ha frenato in passato la relazione tra business e ICT. L’attuale difficile scenario economico, inoltre, impone, contestualmente alla digitalizzazione, una crescente attenzione all’efficienza e al cost saving, rendendo ancora più delicato il suo ruolo e richiedendone sempre più il presidio delle fasi di Project Selection e del Project Management.

La selezione dei progetti, a livello macro, è strettamente connessa con la strategia aziendale e delegata in genere a comitati che vedono la partecipazione della direzione e l’’apice aziendale, ma è a livello più operativo, nella fase di selezione e requisitazione dei singoli progetti di sviluppo, che si gioca la vera partita, quella che può fare la differenza tra un investimento ed uno spreco di risorse. Ed è qui che entra in gioco il Demand manager: non solo deve garantire che le richieste vengano indirizzate verso gli opportuni interlocutori tecnici, ma che ci si concentri sui progetti a più alto valore, stimolando con autorevolezza e imparzialità la corretta prioritizzazione e la selezione delle sole iniziative più importanti da far avanzare alla fase di Project Portfolio Management e nella roadmap degli sviluppi tecnologici dell’azienda.

A questo punto, il Demand / Project Manager deve far sì che anche le modalità e l’oggetto degli sviluppi sia il più efficiente possibile, gestendo costantemente il trade off tra nuove e maggiori funzionalità abilitanti, l’innovazione richiesta e il delta costi marginali necessari. Un ruolo, quindi, sempre più proattivo e in grado, non solo di recepire, ma di far convergere le soluzioni verso un nuovo disegno che sfrutti al massimo le capability tecniche e si innesti, migliorandoli, nei processi in essere.

In conclusione, in uno scenario economico che, seppur in un contesto drammatico, è caratterizzato da una forte spinta all’innovazione digitale (finalmente), sempre più critico diventa il presidio del processo di gestione e dell’introduzione dell’innovazione stessa, perché questa abbia un impatto reale sul business e non sia solo tecnologica.

Fonte: Il Sole 24 Ore