Tra polpi e gamberoni surgelati, sequestrati a Gioia Tauro 175 chili di cocaina purissima
Operazione della Guardia di Finanza e dell’agenzia delle dogane e dei monopoli. I controlli su tre container diretti in Italia e nell’Europa dell’Est
Tra i polpi e i gamberoni surgelati, 175 chili di cocaina “purissima” destinata all’Italia e ai paesi dell’Est. Il carico di droga è stato sequestrato al porto di Gioia Tauro dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’ampia operazione finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti attraverso una serie di verifiche e controlli incrociati effettuati anche nell’area portuale.
Il blitz al porto
Il blitz al porto dove le Fiamme gialle e il personale dell’Agenzia delle dogane hanno effettuato una serie di verifiche sui container provenienti dall’estero. L’attenzione è stata rivolta a tre cassoni, due provenienti dall’America Latina e destinati all’Italia e ai Paesi dell’Europa dell’Est, con all’interno carichi di polpi e gamberi surgelati.
Controlli con strumenti sofisticati
I container bloccati sono stati sottoposti prima a scansione radiogena, «utilizzando le sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli», e poi a perquisizione con i cani in forza al Gruppo della Guardia di finanza di Gioia Tauro.
154 panetti per 30 milioni di euro
La perquisizione ha permesso di ritrovare e poi sottoporre a sequestro 154 panetti di cocaina, per un peso complessivo di oltre 175 chilogrammi. I pacchi, come sottolineano in una nota congiunta le Fiamme gialle e l’agenzia delle dogane, «erano stati abilmente occultati all’interno dei contenitori, nel tentativo di superare i penetranti controlli doganali e di polizia sistematicamente effettuati presso l’area portuale di Gioia Tauro». Lo stupefacente, secondo una prima stima, se immesso sul mercato avrebbe fruttato circa 30 milioni di euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore