Tumori: mai più pazienti oncologici licenziati, malnutrizione la prossima sfida
Quarantasette associazioni di pazienti riunite nel gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, un altro anno di lavoro per la tutela dei malati oncologici e di interlocuzione con le istituzioni e, soprattutto, un risultato – attesissimo – raggiunto. Parliamo della legge sul mantenimento del posto di lavoro e sui permessi retribuiti per le lavoratrici e i lavoratori con patologie oncologiche e onco-ematologiche alla quale si aggiunge anche la recente approvazione alla Camera di una mozione sull’alimentazione nella prevenzione e cura dei pazienti oncologici e la sua necessaria integrazione nel percorso di presa in carico, in parallelo con le cure oncologiche.
“Tutto quello che è avvenuto in questo 2025 è la riprova che il lavoro del gruppo, in sinergia con l’Intergruppo parlamentare ’Insieme per un impegno contro il cancro’, ha dato ottimi risultati”, commenta Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna Odv, in occasione dell’annuale Cancer Policy Forum che si è svolto alla Camera dei deputati. Il primo importante traguardo, sottolinea, “è la legge sul lavoro: dovremo proseguire su questa strada per far riconoscere anche i contributi figurativi, con la possibilità per il paziente in aspettativa di non perderli ai fini pensionistici. Tuttavia, un fatto è certo e sicuro: nel nostro Paese nessun paziente con malattia tumorale potrà mai più essere licenziato”.
La malnutrizione colpisce dal 30 al 50% dei pazienti
“L’altro tema importante, su cui lavoriamo da tempo – prosegue Mancuso – è l’alimentazione. E’ noto che i pazienti con tumore possono avere problemi alimentari a causa della malnutrizione, che colpisce dal 30% al 50% della popolazione oncologica e in circa il 20-30% dei casi può addirittura comportare il decesso. Ne consegue la necessità di un’attenzione speciale ai corretti stili di vita, importanti come prevenzione, ma anche come cura: per questo nella mozione approvata all’unanimità alla Camera si sottolinea la necessità di un percorso nutrizionale parallelo alle terapie oncologiche, dalla diagnosi al follow-up, da integrare nel Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale), dei tumori, con l’obiettivo di una presa in carico nutrizionale a lungo termine e interventi personalizzati, ai fini di ridurre le complicanze, le morti e i costi sanitari”.
Test genetici e vaccini i prossimi passi
Ne consegue la necessità di un’attenzione speciale ai corretti stili di vita, importanti come prevenzione, ma anche come cura: per questo nella mozione, approvata all’unanimità alla Camera, si sottolinea la necessità di un percorso nutrizionale parallelo alle terapie oncologiche, dalla diagnosi al follow up, da integrare nel PDTA dei tumori, con l’obiettivo di una presa in carico nutrizionale a lungo termine e interventi personalizzati, ai fini di ridurre le complicanze, le morti e i costi sanitari. “Il nostro lavoro – continua Mancuso – prosegue ora sulle questioni che sono alla nostra attenzione: migliorare l’accesso ai test genomici per consentire la personalizzazione delle cure e implementare i programmi vaccinali nei soggetti più fragili; abbiamo già un emendamento sulla figura del caregiver oncologico, punto nevralgico del nostro welfare”.
Schillaci: lavoro prezioso con le associazioni
Ai lavori del Cancer Policy Forum, nel corso del quale sono stati conferiti i riconoscimenti della settima edizione del Cancer Policy Award, il premio riservato alla “buona politica” in sanità, ha partecipato anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “La lotta al cancro – afferma – è stata da subito una priorità mia e di questo Governo: prevenzione, ricerca, sostegno ai pazienti e alle loro famiglie. Sono queste le direttrici lungo le quali ci muoviamo con il contributo importante del Parlamento e delle associazioni. Una giornata come questa rappresenta plasticamente come la salute sia un bene da difendere insieme. È un bene comune, il più prezioso di cui disponiamo”.
Fonte: Il Sole 24 Ore