Usa: ecco le prove che gli aerostati cinesi sono palloni-spia

Molteplici sensori attivi nella raccolta di informazioni di intelligence, sostenuti da abbondanti pannelli solari per farli funzionare. Antenne in grado di catturare e localizzare comunicazioni. Il tutto in un grande pallone aerostatico di 60 metri e con una carico di attrezzature pari a un jet regionale. L’amministrazione Biden ha declassificato le informazioni che ha ricavato dai propri aerei-spia, i quali hanno per giorni seguito da vicino il pallone cinese nei cieli americani prima che venisse distrutto, per dimostrare al pubblico americano e al mondo che rappresentava una seria minaccia di spionaggio.

Tech di spionaggio

Le autorità di Washington stanno ancora raccogliendo e analizzando, con speciali squadre dell’Fbi, i resti del pallone cinese, alla fine abbattuto sulle acque della South Carolina dopo aver attraversato il Montana, dove si trovano silos nucleari statunitensi. Ma grazie al ricorso a velivoli U-2 di sorveglianza nel monitorarlo hanno annunciato di aver concluso che la tecnologia a bordo “era chiaramente per scopi di spionaggio e non coerenti con le attrezzature di palloni atmosferici”, come dichiarato invece da Pechino

Misteri ancora restano: uno degli scopi di un’analisi più accurata dei resti recuperati dalle acque dove è affondato è adesso determinare quali obiettivi esatti la Cina avesse e se i suoi scienziati siano riusciti a impadronirsi anche di tech statunitensi o occidentale per i loro passi avanti nello spionaggio.I palloni di Pechino vanno infatti considerati come una parte essenziale del più ampio sistema di sorveglianza elettronica della Cina, hanno rilevato gli esperti americani della difesa.

Palloni-spia e piattaforme belliche

Di più: i dati che i palloni-spia rastrellano, anche quelli che possono apparire innocui come condizioni atmosferiche e correnti, possono servire a fini bellici, ad esempio per migliorare l’accuratezza dei missili. E Washington ritiene che Pechino stia sviluppando squadre di palloni sempre più potenti, utilizzando materiali sempre più avanzati, con meccanismi di guida più precisi e più difficili da scoprire per potenziare le loro capacità militari. Con fini, oltre che di sorveglianza globale su altri paesi (almeno 40, hanno stimato gli Usa), di sviluppare vere e proprie piattaforme ad alta quota per un lancio di ordigni in caso di guerre.

Il dominio del Near Space

L’idea di Pechino sarebbe quella di assicurarsi il dominio del cosiddetto “near space”, un’altitudine da terra compresa tra le 12 e la 62 miglia. La stessa stampa ufficiale delle forze armate cinesi ha definito questa regione come strategica, un grande campo di battaglia dei conflitti moderni. Di sicuro i palloni spia presentano già vantaggi specifici rispetto ai satelliti quando si tratta di spionaggio: la manovrabilità, la possibilità di stazionare a lungo su determinate località effettuando rilevazioni precise, l’abilità di evadere l’identificazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore