Usa-Germania, è accordo per il via libera al gasdotto Nord Stream 2 dalla Russia

Accordo fatto su Nord Stream 2 tra Stati Uniti e Germania. Washington e Berlino hanno raggiunto e annunciato un’intesa che spiana la strada al completamento e al varo del grande gasdotto tra la Russia e il territorio tedesco, disinnescando tensioni transatlantiche nate dalla preoccupazione americana che il progetto possa nutrire le aggressive ambizioni internazionali di Mosca. Il compromesso, in cambio del semaforo verde statunitense, vede la Germania al fianco degli Usa offrire nuovi investimenti e assistenza energetica e diplomatica all’Ucraina, impegnata in un duro confronto con il Cremlino. Eventuali rappresaglie contro Mosca restano in gioco in caso futuri comportamenti aggressivi del Cremlino sul fronte internazionale. Il gasdotto, lungo 764 miglia e costato 11 miliardi, è considerato di vitale importanza dalla Germania per assicurarsi nuove forniture energetiche.

I frutti del disgelo di maggio

L’amministrazione di Joe Biden, in un gesto di disgelo verso Berlino, aveva già sospeso in maggio sanzioni contro il gruppo – russo, con sede in svizzera e guidato da un Ceo tedesco – che dovrebbe completare il gasdotto entro fine 2021. Biden nei giorni scorsi ha inoltre incontrato il cancelliere tedesco Angela Merkel, primo leader europeo in visita alla Casa Bianca, anche se per l’occasione il nodo Nord Stream è rimasto sullo sfondo.

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Quattro capitoli d’intesa

L’intesa bilaterale adesso sottoscritta, articolata in quattro capitoli, è imperniata su sforzi comuni volti ad arginare un’eccessiva influenza russa grazie al gasdotto: la Germania ha accettato di creare e gestire un nuovo fondo da un miliardo di dollari per tecnologie verdi in Ucraina, comprese fonti rinnovabili di energia, sostenuto da un investimento iniziale da 150 milioni di euro. Altri 70 di milioni vengono dedicati a iniziative di sicurezza energetica a favore di Kiev. Ancora: Berlino sponsorizzerebbe negoziati in campo energetico nell’ambito dell’Iniziativa dei Tre Mari, forum di paesi dell’Europa centrale e orientale in seno all’Ue.

Berlino tratterà con Mosca a favore di Kiev

Stati Uniti e Germania diventano poi garanti, nonostante il nuovo e alternativo gasdotto sottomarino che attraversa il Mar Baltico, di continui pagamenti stimati in 2-3 miliardi di dollari l’anno versati oggi da Mosca a Kiev quali costi di transito per l’uso della rete energetica del Paese. I versamenti sono previsti da un esistente patto energetico russo-ucraino in scadenza nel 2024. Berlino si è impegnata a negoziare con Mosca per conto di Kiev una estensione di dieci anni di quel contratto.

No di Berlino al “kill switch”

L’obiettivo esplicito di queste misure è promuovere l’indipendenza energetica di Kiev e assicurare che Mosca non sia in grado di utilizzare l’energia quale strumento coercitivo o di ricatto all’estero. Non sono mancate divergenze sui dettagli concreti: Berlino ha respinto una richiesta americana di inserire nell’accordo un vero e proprio “kill switch”, una clausola che permetta ai tedeschi di bloccare rapidamente il gasdotto in risposta ad azioni di Mosca considerate dannose per i paesi limitrofi e le capitali occidentali. I negoziatori della Merkel avrebbero bocciato l’idea come legalmente insostenibile, perché indebita interferenza dello stato nei confronti di un’azienda privata.

Fonte: Il Sole 24 Ore