Verso l’ok a ristoranti e spettacoli all’aperto dal 26 aprile, anche di sera. Resta coprifuoco alle 22. In arrivo la road map di Draghi

I punti chiave

  • La comunicazione diretta del premier
  • Il primo desiderio degli italiani è abbracciarsi
  • Le proposte delle regioni per ripartire

Tornano le zone gialle rafforzate dal 26 aprile: potranno aprire solo le attività all’aperto. Dunque ristorazione, sport e spettacolo, ma solo nelle aree a basso contagio da Covid e all’aperto. Con ristoranti all’aperto open anche la sera e stringenti limiti di capienza per cinema e teatri al chiuso. Le novità sulle riaperture emergono da fonti di governo al termine della cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi. Nella stessa data dovrebbero riaprire in presenza tutte le scuole, anche le superiori, tranne che nelle zone rosse. Resta il coprifuoco fino alle 22, come attualmente in vigore.

E proprio di riaperture ha parlato il premier Mario Draghi a palazzo Chigi con gli esponenti della maggioranza. Draghi, che ha dimostrato una grande capacità di ascolto, traccia il cronoprogramma delle riaperture, tenendo conto dell’andamento dei contagi e di come sta procedendo il piano vaccinale. Nel primo pomeriggio, alle 15.30, ci sarà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, per disegnare quella che il governatore della Liguria Giovanni Toti ha definito «una road map verso la libertà».

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La comunicazione diretta del premier

Esattamente come ha fatto per i vaccini, Draghi vuole parlare di persona delle decisioni che il governo sta assumento per allentare le restrizioni. Draghi non ha escluso che qualche apertura possa essere anticipata già entro la fine del mese, verso il 26 aprile, anche se i rigoristi frenano. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiesto di essere tempestivi nelle chiusure quando serve. D’altra parte le ferite all’economia causate dal coronavirus sono enormi: la pandemia, per esempio, ha tagliato di quasi 130 miliardi i consumi, crollati dell’11,8% nel 2020 rispetto all’anno precedente, con alberghi e i ristoranti che registrano un calo del 40,2 per cento.

Il primo desiderio degli italiani è abbracciarsi

Il primo desiderio degli italiani? Tornare ad abbracciarsi. Lo attesta un sondaggio di Coldiretti: per quasi 1 italiano su 3 (32%) la possibilità di tornare ad abbracciarsi è il primo desiderio da realizzare con l’uscita dall’emergenza Covid che ha mutato radicalmente le abitudini di vita degli italiani. Al secondo posto le cene al ristorante, priorità per il 30% degli italiani che sperano anche nelle riaperture serali. Il 23% vorrebbe fare una festa con parenti e amici per lasciarsi alle spalle i lockdown tra le mura domestiche. Il primo sogno dell’8% è di andare a un concerto o a uno spettacolo teatrale, il 6% ha come priorità tornare in palestra, anche per perdere i chili accumulati stando chiusi in casa

Le proposte delle regioni per ripartire

Le Regioni hanno inviato al premier il 15 aprile un piano per le riaperture. Fra le proposte delle regioni per far ripartire il paese ci sono: due metri di distanza in palestre, al cinema, a teatro e nei ristoranti, dove la consumazione al banco sarebbe vietata dopo le 14. Linee guida per la riapertura delle attività lanciate dai governatori e vagliate dal Comitato tecnico scientifico e dall’Esecutivo.

Fonte: Il Sole 24 Ore