Volkswagen, pronto il piano per accelerare su elettrico e software

Il dopo Diess è iniziato ieri. I piani del vecchio ceo, scalzato a fine luglio e sostituito da Oliver Blume, capo di Porsche, sono stati riscritti e presentati dal management al consiglio di sorveglianza. Il gruppo Volkswagen accelererà il suo passaggio alle auto elettriche e rinnoverà la sua strategia software in un piano di investimenti quinquennale, ha affermato la casa automobilistica in una nota.

Ancora silenzio sul progetto Trinity

I vertici hanno discusso su come riorganizzare la rete di produzione del gruppo tedesco ma nulla è trapelato sui destini del progetto per la berlina evoluta Trinity, la fase due dell’auto elettrica secondo i desiderata di Herbert Diess, attesa per il 2026. E allora, nuova fabbrica o (più probabilmente) no? Blume aveva anticipato che una decisione sarebbe stata presa proprio a febbraio. I dettagli completi di ciò che è stato discusso in consiglio saranno presentati alla conferenza annuale della società il 14 marzo.

Tremano i dipendenti di Hannover

Il consiglio doveva anche discutere quali nuovi modelli potrebbero essere prodotti nello stabilimento di Hannover dopo la fine della produzione del VW Bus 6.1 e nello stabilimento di Osnabrueck, a cui potrebbe essere assegnato un nuovo modello Porsche, secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt. I dipendenti temono che mille posti di lavoro potrebbero essere a rischio proprio ad Hannover, ma un portavoce del consiglio di fabbrica ha smentito Handelsblatt, affermando che i posti di lavoro sono stati garantiti da un accordo con l’azienda fino al 2029. «Troveremo una soluzione praticabile per Hannover», ha dichiarato un portavoce.

Il caso: le Taycan (e Audi e-tron GT) senza riscaldamento

Un segnale che il gruppo di Wolfsburg deve mettere a punto, in fretta, alcuni processi viene dalle proteste di molti proprietari della prima Porsche completamente elettrica, la Taycan. Un’auto da oltre 90mila euro (prezzo di partenza) che per molti clienti è senza riscaldamento e sbrinamento a causa di un’unità di riscaldamento ad alta tensione difettosa. L’attesa per la riparazione è di settimane o addirittura mesi perché mancano elementi per sostituire il dispositivo. I forum si arricchiscono di aneddoti. Dalla Norvegia c’è chi ha scritto che senza riscaldamento il suo veicolo è «assolutamente inutile». Un altro ha descritto l’uso di un panno con uno sbrinatore per pulire il vetro interno ghiacciato durante un gelido viaggio di 1.200 chilometri.

Porsche si è scusata e fa di tutto ha affermato che mentre sta correndo per assicurare i ricambi ai concessionari, ma i noti problemi della catena di approvvigionamento e della logistica stanno ritardando il processo. Nel frattempo, la casa automobilistica tedesca offre veicoli sostitutivi ai clienti, ha spiegato un portavoce. Questo dispositivo è stato installato sui modelli Taycan dal 2020 in poi, su circa 96mila veicoli. Anche la berlina elettrica e-tron GT di Audi è interessata e la casa automobilistica sta riscontrando ritardi simili nelle riparazioni, ha affermato un portavoce.

Fonte: Il Sole 24 Ore