Wizz Air, multa Antitrust da 500mila euro sull’abbonamento “All You Can Fly”
Un abbonamento “senza limiti” per volare a tariffa fissa su tutte le rotte internazionali. È questa la promessa con cui Wizz Air Hungary Ltd ha lanciato il servizio annuale “Wizz All You Can Fly”, finito ora nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. L’Antitrust ha accertato la violazione delle norme del Codice del consumo in materia di pratiche commerciali scorrette e di clausole vessatorie, e ha inflitto alla compagnia aerea low cost una sanzione da 500mila euro. L’indagine è stata svolta dal Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza, al comando del generale Carlo Levanti.
Tariffa fissa
Il prodotto al centro del procedimento è un abbonamento che consente ai sottoscrittori di volare a una tariffa fissa su tutte le rotte internazionali operate dal vettore, a fronte del pagamento di 599 euro (ridotti a 499 euro nella fase iniziale della promozione). Nella comunicazione commerciale, il servizio è stato presentato come un abbonamento “senza limiti”, una formula che richiama l’idea di voli illimitati e libertà di prenotazione. Ma, secondo l’Autorità, dietro questa promessa si nascondevano informazioni mancanti, ambiguità e vincoli rilevanti.
Informazioni omesse
L’Agcm ha infatti accertato che, nelle campagne promozionali, Wizz Air presentava il servizio come un abbonamento senza limiti omettendo informazioni adeguate e puntuali sulle limitazioni imposte per fruirne. Le informazioni precontrattuali messe a disposizione dei consumatori sulle caratteristiche dell’abbonamento sono risultate carenti e ambigue, proprio là dove avrebbero dovuto essere più chiare: sulle finestre temporali di prenotazione dei singoli voli, sul numero e la tipologia dei posti disponibili per gli abbonati su ogni volo e su ulteriori limitazioni applicabili all’utilizzo del servizio. In altre parole, il consumatore attirato dall’idea di volare a tariffa fissa non aveva davvero tutti gli elementi per capire come – e quanto – avrebbe potuto usare l’abbonamento “Wizz All You Can Fly”.
Condizioni generale del contratto
Ma il fronte della contestazione non si ferma alla sola fase promozionale. L’Antitrust ha messo sotto esame anche le condizioni generali di contratto, nella loro versione originaria, e ha giudicato vessatorie alcune clausole che regolavano il rapporto tra Wizz Air e gli abbonati. In queste clausole, la compagnia si attribuiva la possibilità di modificare i termini e le condizioni del servizio o addirittura di interromperne del tutto l’erogazione, senza prevedere specifici giustificati motivi e senza assicurare tutele idonee ai consumatori. Di fatto, il vettore si riservava un potere molto ampio di cambiare le regole a servizio già attivo, mentre le garanzie per chi aveva pagato l’abbonamento erano limitate.
Non solo. Le stesse clausole ostacolavano il diritto di rimborso pro quota del prezzo pagato e limitavano il diritto di recesso in caso di sospensione o cessazione del servizio, anche nell’ipotesi in cui l’aeroporto interessato fosse quello scelto dal consumatore come hub preferito. Nella lettura dell’Autorità, questo assetto contrattuale produceva un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi a carico degli abbonati: da una parte una compagnia in grado di modificare o bloccare il servizio, dall’altra consumatori con margini ridotti di recesso, rimborso e tutela economica.
Fonte: Il Sole 24 Ore