8 morti, lo studente killer suicida

8 morti, lo studente killer suicida

Una tragedia di quelle che lasciano ferite profonde: a Graz, seconda città dell’Austria, la follia omicida si è scatenata nella mattina del 10 giugno, è entrata in una scuola a colpi di fucile. Sotto gli spari sono morte 10 persone, quasi tutti studenti. Poi il corpo del killer trovato in un bagno dell’istituto, si è tolto la vita con una delle armi che aveva puntato contro i ragazzi, gli insegnanti, il personale scolastico. Si ripete così un drammatico copione: le armi, la violenza cieca, il disagio che la nutre.

Si apprende infatti presto che l’autore della strage è un 21enne che aveva frequentato la scuola di Graz dove è tornato a mietere morte. Non aveva mai concluso il ciclo di studi e quegli anni deve averli vissuti come un calvario, se è vero – come indicano le prime ricostruzioni – che era stato uno studente bullizzato, in quella stessa aula dove è tornato nel tentativo di porre fine alla sua insopportabile angoscia.

Polizia pesantemente armata, un elicottero e paramedici si sono precipitati nella scuola a Graz quando è stato dato l’allarme, poco dopo l’inizio delle lezioni, per trovare sul posto subito nove corpi senza vita, tante ragazze e ragazzi, tutti tra i 14 e i 18 anni.

Ma anche un’insegnante che si trovava fuori dall’edificio. Grave, fin da subito, anche il bilancio dei feriti: 28 secondo le prime ricostruzioni poi ridimensionate a 12, di cui due gravi. Qualche ora dopo l’annuncio che un’altra persona, forse una donna, non ce l’ha fatta ed è morta per le ferite riportate, con la triste lista dei morti arrivata a 10, senza contare l’assalitore suicida. Poi in una drammatica conferenza stampa le forze dell’ordine e le autorità locali hanno diffuso le informazioni sull’autore suicida: il 21enne, cittadino austriaco e residente a Graz, ex studente della scuola, ha agito da solo.

Fonte: Il Sole 24 Ore