Mattarella: «Le diversità non si compongono con logiche di scambio. Carta e coesione sconfiggono chi lacera la società»
“La composizione delle diversità – è ben chiaro a tutti – non si realizza ricorrendo a logiche di scambio, che assicurano l’interesse di singoli o di gruppi. Un metodo del genere rappresenterebbe la negazione del pluralismo democratico, che ispira le nostre istituzioni repubblicane e che Vittorio Bachelet ha sempre promosso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di intitolazione del Palazzo del Csm a Vittorio Bachelet.
«I cittadini chiedono giustizia chiara e efficace»
“Anche con riferimento” ai valori “richiamati dalla figura di Vittorio Bachelet, il Csm è chiamato all’impegno di contribuire ad assicurare la massima credibilità alla magistratura, con decisioni sempre assunte con senso delle istituzioni. I nostri concittadini chiedono una giustizia trasparente ed efficiente. Al Csm la Costituzione affida il compito di dare concretezza all’indipendenza della giurisdizione, come valore irrinunciabile della nostra democrazia” ha proseguito il presidente della Repubblica.
«Carta e coesione sconfiggono chi lacera società»
“Nella logica criminale dei suoi assassini, Bachelet rappresentava le istituzioni che contrastavano con determinazione la violenza terroristica utilizzando soltanto gli strumenti costituzionali e, insieme, esprimeva un profondo senso della comunità e della coesione sociale. Questi due elementi – la Costituzione e il senso di comunità per la coesione sociale – hanno sempre sconfitto i tentativi di lacerazione della società e di disarticolazione delle sue istituzioni” ha sottolineato Mattarella.
«Alta politica è ricomporre le divisioni»
“Nella sua azione Bachelet era guidato dalla convinzione che, nonostante tutte le difficoltà, fosse possibile ricomporre le divisioni, mettendo da parte gli interessi particolari e recuperando così il senso più alto della politica al servizio delle istituzioni. L’intitolazione della sede del Csm a Vittorio Bachelet assume, per questo, un grande significato: richiamare il valore del suo impegno e seguirne l’insegnamento” ha inoltre spiegato il capo dello Stato.
«I componenti del Csm non cerchino consenso»
“I componenti del Csm si distinguono soltanto per la loro ’provenienza’. Hanno le medesime responsabilità nella gestione della complessa attività consiliare e sono chiamati a svolgere il loro mandato senza doversi preoccupare di ricercare consenso per sé o per altri soggetti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di intitolazione della sede del Csm a Vittorio Bachelet. “Laici e togati interpretano – con doverosa piena indipendenza da ogni vincolo – un ruolo fondamentale nel funzionamento del nostro sistema, sempre seguendo, quindi, il dettato costituzionale”, ha aggiunto.
Fonte: Il Sole 24 Ore