Vaiolo delle scimmie,al via la vaccinazione per gruppi a rischio

Via libera alla vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie con l’uso esteso del vaccino contro il vaiolo già esistente. Una circolare del ministero della Salute, infatti, indica le modalità e la platea dell’immunizzazione. La vaccinazione sarà diretta a: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano in alcune specifiche categorie di rischio.

Prime quote assegnate a 4 Regioni

Una seconda circolare del ministero ha stabilito l’assegnazione delle prime quote del vaccino antivaiolo Jynneos in seguito all’arrivo della prima tranche da parte della Commissione Europea. In questa prima fase, sentite le Regioni e le province autonome, «si è stabilito di suddividere le dosi di vaccino attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati ad oggi e ripartite come segue: Lombardia 2000; Lazio 1200; Emilia-Romagna 600; Veneto 400». La prima tranche conta 5.300 dosi. Ne arriveranno altre per un totale di 16 mila.

Non sarà una campagna vaccinale di massa

Nella prima circolare a firma del direttore generale del ministero Giovanni Rezza si spiega che «al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa».

Le categorie a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione

La circolare spiega che «le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio». Seguono i criteri: «i) storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; e/o ii) partecipazione a eventi di sesso di gruppo; e/o iii) partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; e/o iv) recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); e/o v) abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche».

Posologia

Per quanto riguarda la vaccinazione primaria (soggetti non vaccinati in precedenza contro il virus del vaiolo o con MVA-BN): due dosi (0.5 mL) a distanza di almeno quattro settimane (28 giorni) l’una dall’altra. Quanto invece alla vaccinazione di richiamo: una sola dose (0.5 mL) a chiunque abbia ricevuto in passato almeno una dose di vaccino antivaiolo o di MVA-BN o che abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi di MVA-BN da oltre due anni.

Fonte: Il Sole 24 Ore