
A Paladino la cittadinanza onoraria, l’Italia arriva sempre dopo
Mimmo Paladino, maestro della Transavanguardia, ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Poggibonsi, in riconoscimento del profondo legame che lo unisce alla città grazie all’opera “I Dormienti”, installata nel 2000 presso la Fonte delle Fate. La proposta, avanzata da Mario Cristiani, presidente dell’associazione Arte Continua, sottolinea come l’arte pubblica possa diventare motore di rigenerazione e valorizzazione territoriale, contribuendo nel tempo a costruire identità e attrattività culturale. A margine del riconoscimento, Mimmo Paladino condivide con Arteconomy la sua visione sull’arte contemporanea e sullo stato del sistema artistico italiano.
Durante la sua lunga carriera ha avuto appoggio da parte di artisti o curatori?
Ho guardato Tiziano, Piero della Francesca, anche Rauchenberg, le opere che mi sono sembrate più affini alla mia ispirazione, anche se chiaramente sono distanti nei secoli, questo non è importante.
Può affermare di non aver avuto sostegni pratici?
No, non esistono. I curatori arrivano sempre quando ormai la strada è spianata, gli incontri possono comunque accadere come per esempio il mio con James Putnam con cui ho fatto quest’esperienza memorabile come l’opera “I Dormienti” alla Roundhouse di Londra, quella è stata una pietra miliare rimasta nel percorso storico del mio lavoro. Come tante altre cose, uno fa tante opere poi alla fine, qualcosa succede è un’opera diventa più definita e importante di un’altra.
Fonte: Il Sole 24 Ore