A Palermo crollo dei turisti ad agosto, prenotazioni in ripresa fino a novembre

A Palermo crollo dei turisti ad agosto, prenotazioni in ripresa fino a novembre

Il crollo c’è stato ma i dati sulle prenotazioni per settembre e ottobre o addirittura novembre fanno ben sperare. Questo in sintesi quello che emerge da un sondaggio tra gli iscritti di Assoturismo Confesercenti Palermo che ha provato così a dare un quadro chiaro sull’andamento turistico dell’estate 2025 e della settimana di Ferragosto su tutta la filiera: dagli alberghi ai ristoranti, dai B&B ai balneari, dalle guide turistiche al trasporto pubblico non di linea. La conclusione, in questo momento, è questa: «L’estate 2025 segna un cambiamento nei flussi turistici a Palermo: meno turisti nelle date tradizionali e una stagione che si allunga fino a novembre». Partendo da una consapevolezza: c’è stata una frenata della tenuta espansiva del turismo a causa del calo della domanda interna. Le presenze dei turisti stranieri hanno registrato una crescita del 5%, compensando parzialmente le perdite economiche del comparto, soprattutto per quanto riguarda le strutture alberghiere di qualità.

Una stagione che si allunga

«Il turismo internazionale – dice Corinna Scaletta, presidente di Assoturismo – ha registrato una maggiore capacità di spesa dello scorso anno. C’è poi un’altra considerazione da fare: la nostra città è percepita come meta d’arte e cultura, con una forte identità gastronomica ma non come destinazione balneare di massa. Quest’anno è come se la stagione estiva si fosse allungata: i lidi prevedono presenze fino a novembre. Già dalla prossima settimana riprende l’occupazione dei posti letto nelle strutture ricettive del settore extralberghiero. Storicamente, i mesi da novembre a Pasqua, e luglio e agosto segnano un calo fisiologico di visitatori in città. Quest’anno, invece, ci sono buone attese anche per il mese di novembre». I dati su cui ragionano riguardano anche il fronte aeroportuale: “Se guardiamo ai numeri – dice ancora Scaletta- da gennaio a luglio 2025, lo scalo aeroportuale di Palermo ha registrato 5.198.351 passeggeri, con una crescita del +3,47% rispetto al 2024. Solo a luglio, sono transitati 1.012.300 passeggeri, con un coefficiente di riempimento record dello scalo dell’87%. La distribuzione è stata: rotte domestiche per il 59,36% e rotte internazionali per il 40,64%, la domanda interna dunque non è marginale». Per Marco Mineo, presidente di Assohotel Palermo, «l’aumento, seppur contenuto, della domanda di turismo internazionale è andato a supporto del settore alberghiero che ha segnato un aumento in termini di tariffa media rispetto al 2024 salvaguardando inoltre i medesimi livelli occupazionali».

Il crollo del mese di agosto

Intanto la contrazione della domanda interna ha comportato cali di presenze nel mese di agosto dal 20% e fino al 25% rispetto al 2024 per la ricettività extralberghiera e del 30% per la ristorazione. Non hanno registrato il tradizionale pienone neppure i balneari. «È stato un Ferragosto senza ressa o lunghe fila per entrare nei lidi di Palermo – dice Alessandro Cilano, presidente di Fiba Confesercenti Sicilia- Le abitudini sono cambiate: sempre meno clienti fissi e abituali per lunghi periodi e un grande ricambio. Paradossalmente il Ferragosto non rappresenta più il picco della stagione, il flusso diventa più costante dalla settimana successiva, sia per quanto riguarda le presenze locali e siciliane che per ciò che concerne i turisti italiani e stranieri».

Le propote Assoturismo

Secondo Assoturismo, l’aumento esponenziale registrato a Palermo di strutture ricettive extralberghiere, lievitate dal 2022 al 2025 di circa 1.000 unità attestandosi a 5.380 strutture, ha avuto un peso specifico rilevante. «Il calo medio registrato in termini di presenze nelle strutture ricettive extralberghiere del capoluogo è il risultato del boom di offerta da una parte e della contrazione della domanda del mercato italiano che resta il più propenso ad alloggiare in strutture complementari all’accoglienza alberghiera» spiegano. Assoturismo Confesercenti Palermo evidenzia la necessità di approntare un modello di sviluppo della destinazione Palermo che agisca su precise direttrici: investire su grandi eventi di livello nazionale e internazionale, legati a cultura, spettacolo e sport; costruire un’offerta turistica strutturata che valorizzi artigianato e tradizioni, coinvolgendo chi lavora nel centro storico; sostenere la ristorazione di qualità, puntando su esperienze enogastronomiche che siano vere e memorabili e rendere sempre più legalità e decoro temi non derogabili.

Fonte: Il Sole 24 Ore