A Palermo il monastero 4.0 dove i benedettini incontrano l’innovazione

A Palermo il monastero 4.0 dove i benedettini incontrano l’innovazione

Sui monti, tra Palermo e Monreale, nel silenzio dell’Abbazia di San Martino delle Scale, l’antica regola benedettina “ora et labora” torna a essere principio di innovazione. Qui, dove da secoli si coltiva il sapere come servizio, la Fondazione G.B. Dusmet ha avviato un progetto unico in Italia: trasformare un monastero in hub di innovazione e impresa etica, un vero monastero 4.0 dove la spiritualità incontra la tecnologia, la scienza dialoga con l’economia e la conoscenza diventa bene comune.

La Fondazione Dusmet e l’eredità benedettina

La Fondazione si ispira alla figura del Beato Giuseppe Benedetto Dusmet, monaco benedettino e arcivescovo di Catania, che considerava la conoscenza una forma di carità e l’economia un atto di responsabilità collettiva. Da questo pensiero nasce una visione nuova: fare dell’Abbazia un laboratorio di innovazione integrale, dove formazione, ricerca e impresa cooperano per generare valore sociale e sostenibile. «San Martino delle Scale è il cuore operativo della Fondazione – spiega Cristiano Bevilacqua, direttore scientifico –. È il luogo in cui la spiritualità incontra la scienza, dove la cultura diventa azione e dove il futuro prende forma attraverso la comunità. Innovare, per noi, non è correre: è comprendere, condividere, servire». In un tempo in cui l’innovazione sembra dominata dalla velocità, San Martino delle Scale propone un’altra via: quella della profondità. E forse è proprio questo il segreto del monastero 4.0: dimostrare che, anche nell’era dell’intelligenza artificiale, la tecnologia può nascere dal silenzio e trasformarsi in atto d’amore verso l’uomo e il suo mondo.

Un incubatore di impresa tra fede e innovazione

Nel monastero sta nascendo un incubatore d’impresa che unirà il mondo delle startup e delle imprese sociali con quello della formazione e della ricerca. L’obiettivo è creare un ecosistema di imprese etiche capaci di generare sviluppo locale partendo dai valori benedettini di misura, comunità e cooperazione. I primi progetti sono già in corso, come quello dedicato al settore tessile, che mira a rilanciare la manifattura locale attraverso materiali sostenibili, filiere corte e innovazione circolare. Il laboratorio fungerà da acceleratore di impresa, con spazi di coworking, mentorship e connessioni con università, ordini professionali e istituzioni ecclesiali. «Il nostro sogno – aggiunge Claudia Lentini, presidente del Comitato scientifico della Scuola Dusmet – è che da San Martino delle Scale nascano imprese che uniscano etica e profitto, spiritualità e competenza. Crediamo in una nuova economia del dono, in cui il valore non si misura solo in denaro, ma nella capacità di generare bene comune». Nel modello Dusmet, impresa e religione non sono mondi separati ma parti di un’unica visione: l’economia come servizio alla vita. A San Martino delle Scale, i chiostri benedettini si trasformano in spazi di coworking, i refettori in sale di formazione, i laboratori in officine del futuro. Il “monastero 4.0” diventa così un ponte tra etica e business, un acceleratore d’impresa spirituale, dove startup, ricercatori e monaci condividono la stessa idea di progresso: quella che mette al centro la persona, la comunità e la cura del mondo.

Il Premio Dusmet: innovare come atto d’amore

Il Premio Dusmet – Life Science e Innovazione Sociale, nell’ambito di Expomedicina 2025, è la manifestazione più visibile di questa visione. Realizzato in collaborazione con Innovation Island, la piattaforma dedicata all’innovazione creata dall’azienda palermitana Digitrend di cui è amministratore delegato Biagio Semilia, non è un semplice riconoscimento, ma un luogo di dialogo tra scienza, impresa e valori, un laboratorio di pensiero in cui economisti, medici, teologi, bioeticisti e imprenditori si confrontano sulle traiettorie della salute digitale, del welfare di prossimità, dell’inclusione e dell’intelligenza artificiale etica. «Innovare è un atto d’amore – sottolinea Lentini –. Non significa solo inventare qualcosa di nuovo, ma prendersi cura di ciò che c’è. È la misura morale dell’innovazione, quella che restituisce dignità all’economia e centralità alla persona». Il Premio Dusmet – Life Science e Innovazione Sociale si terrà mercoledì 29 ottobre 2025, alle ore 10.00, presso la Fiera del Mediterraneo di Palermo, Padiglione 20, Sala Lampedusa.

Fonte: Il Sole 24 Ore