A San Valentino vinconoi i fiori: li sceglie un innamoratə su due

A San Valentino vinconoi i fiori: li sceglie un innamoratə su due

Sarà che cade in pieno Festival di Sanremo, città dei fiori, ma San Valentino quest’anno è più che mai sinonimo di mazzi di rose. Lo dice il sondaggio della Coldiretti: i fiori stravincono la sfida e saranno il regalo nelle mani di un innamoratə su due. L’originalità, semmai, è nell’andare a caccia della varietà più inedite: non solo le tradizionali rose, ma anche ranuncoli, tulipani, gigli, garofani, gerbere. I cioccolatini? Al secondo, ma ben distanziati. Preferiti solo da un innamoratə su quattro.

Secondo la Coldiretti, San Valentino è una ricorrenza importante per sostenere le imprese florovivaistiche nazionali «in un momento difficile, dovuto all’aumento del 47% delle importazioni di fiori dall’estero e soprattutto da paesi extracomunitari dove non sono rispettate le stesse regole europee in materia di tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori». Le rose, sostiene l’associazione, sono il fiore più regalato ma anche il meno sostenibile perché arriva da migliaia di chilometri di distanza, da Paesi come Kenya e Colombia che possono produrle a costi molto inferiori sfruttando anche condizioni climatiche più favorevoli, che non richiedono di riscaldare le serre. Per sgombrare il campo da ogni dubbio sull’origine dei fiori, l’Affi – Associazione dei floricoltori e fioristi italiani – ha ideato il marchio “Fiori Italiani”: «Se venti anni fa le rose erano un fiore molto diffuso nelle nostre aziende oggi non lo sono più – spiega il presidente dell’Affi, Cristiano Genovali – le rose sono state sostituite da ranuncoli, gerbere e viola a ciocche, produzioni che stanno conquistando il mercato e che vanno promosse».

Sulla tavola di San Valentino, questa sera, potrebbero invece già arrivare le prime fragole dell’anno. Secondo Bmti, la Borsa merci telematica italiana, provengono per lo più dalla Sicilia e dalla Calabria e il prezzo di listino all’ingrosso varia tra i 5 e i 6 euro al chilo, ad eccezione della varietà lucana Sabrosa, che costa 7 euro. La domanda, infatti, non è ancora alta sebbene il prodotto sia già disponibile in quantità soddisfacenti. Febbraio è anche un mese molto buono per consumare le ostriche: i quantitativi disponibili sono in aumento e i listini restano stabili rispetto ai mesi precedenti, dai 5 ai 20 euro al chilo per le varietà più pregiate. Quanto ai prezzi delle vongole, invece, rispetto a Natale quelle veraci sono scese dai 18 ai 16,50 euro al chilo. Le vongole lupino, sebbene in leggero aumento a causa delle limitazioni causate dal cattivo tempo degli ultimi giorni, continuano invece ad avere prezzi convenienti, intorno a 5,50 euro.

Non volete spendere per i fiori? Potete sempre offrire al partner un “bouquet cosmico”. Lo ha confezionato la Nasa grazie ai telescopi Chandra, Hubble e Alma, che insieme hanno catturato una spettacolare regione di formazione stellare, la Nebulosa Tarantola, situata a circa 160mila anni luce di distanza, in una piccola galassia nota come Grande Nube di Magellano. Nell’immagine il vento e il gas rilevati ai raggi X assumono la forma di un enorme bouquet viola e rosa, inclinato verso sinistra e con un grande fiore centrale. All’interno della nube di gas e vento sono presenti venature rosse e arancioni, oltre a sacche di luce bianca brillante che rappresentano ammassi di giovani stelle. A completare la composizione ’floreale’ attorno al bouquet ci sono punti luminosi di colore verde, bianco, arancione e rosso.

Fonte: Il Sole 24 Ore