
A Stoccolma corre H&M, utile del II trimestre migliore delle attese
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Hennes and Mauritz brilla alla Borsa di Stoccolma grazie alla buona accoglienza riservata ai risultati del secondo trimestre. Il titolo del colosso svedese della moda pronta è arrivato a guadagnare oltre cinque punti, che lo piazza al primo posto tra i componenti dell’indice Omx Nordic 40 e tra i migliori dello Stoxx Europe 600. H&M ha registrato nel secondo trimestre un utile operativo leggermente superiore alle aspettative, mentre le vendite sono diminuite più del previsto. Gli investitori si sono comunque concentrati sull’andamento degli utili piuttosto che sui ricavi, considerato che il Ceo Daniel Erver ha affermato che la sua priorità è la redditività e non la semplice crescita del fatturato.
Nel secondo trimestre (al 31 maggio scorso) H&M ha registrato un fatturato di 56,7 miliari di corone svedesi contro 59,6 miliardi lo scorso anno e al di sotto dei 57 miliardi attesi in media dagli analisti. L’utile operativo è diminuito a 5,91 miliardi di corone (da 7,1 miliardi), superando tuttavia leggermente il consensus (5,88 miliardi), con un margine del 10,4%. “Questo margine leggermente migliore del previsto invia un segnale positivo al mercato”, hanno osservati gli analisti di Alphavalue. L’utile netto è diminuito a 3,96 miliardi dai 5,06 miliardi dell’anno scorso. “Il risultato del trimestre è stato influenzato negativamente dall’aumento dei prezzi di acquisto dovuto al rafforzamento del dollaro e dai maggiori costi di trasporto, ma anche dal fatto che abbiamo continuato a investire nella nostra offerta ai clienti”, ha dichiarato il ceo Erver.
H&M ha inoltre precisato che le vendite del trimestre in valute locali sono aumentate dell’1% e considerando anche le chiusure di punti vendita rispetto allo scorso anno risulta un aumento del 3%. L’effetto valutario ha poi avuto un impatto negativo pari a circa 6% punti percentuali di riflesso al rafforzamento della corona svedese. Il secondo maggior rivenditore mondiale di moda ha inoltre stimato una crescita del 3% in valute locali dei ricavi di giugno rispetto allo stesso mese dello scorso anno, nonostante un impatto negativo di un punto percentuale circa legato al calendario. Si tratta di un netto miglioramento rispetto al calo del 6% registrato l’anno scorso.
“Il nostro piano, incentrato sull’offerta di prodotto, l’esperienza di acquisto e il marchio è stato nuovamente confermato dai progressi che vediamo”, ha dichiarato il ceo Erver, sottolineando anche il contributo dato alla redditività dal controllo dei costi. Il ceo ha aggiunto una nota di cautela dichiarando che il gruppo dati “i tempi incerti che rendono cauti i consumatori, continua a monitorare attentamente gli sviluppi macroeconomici e geopolitici e ad adattare di continuo sia l’offerta ai clienti sia il business per far fronte nel modo migliore alle necessità dei clienti”. Gli analisti di Jefferies e di Deutsche Bank hanno entrambi hanno mantenuto la raccomandazione neutrale sul titolo.
Fonte: Il Sole 24 Ore