A Torino il bando per fare match tra Pmi e soluzioni di Intelligenza artificiale

A Torino il bando per fare match tra Pmi e soluzioni di Intelligenza artificiale

L’obiettivo è costruire una esperienza pilota che parta dalle aziende della provincia di Torino e diventi una buona pratica nazionale. Il tema è avvicinare le aziende più piccole – Pmi e microimprese – agli applicativi di Intelligenza artificiale, superando i gap di competenze e costi. L’iniziativa congiunta è della Camera di commercio di Torino e della Fondazione AI4Industry, che ha sede a Torino.

Lo strumento è un bando che uscirà entro dicembre per assegnare voucher alle imprese che vorranno mettersi in gioco. Il programma si chiama AI Match, in una fase iniziale avrà un budget pari a 300mila euro per sostenere le imprese nell’adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale attraverso due modalità: il voucher accanto a percorsi formativi su misura. Saranno una cinquantina le imprese che saranno selezionate e una ventina di loro potranno sviluppare applicazioni concrete sulla base delle esigenze emerse, con la supervisione scientifica di AI4I, con aiuti fino a 15mila euro.

Parte dell’iniziativa riguarda il matching intelligente tra domanda e offerta tramite la piattaforma SUK, implementata dalla Fondazione presieduta da Fabio Pammolli. Il System User Knowledge – SUK – è la piattaforma AI-driven che connette le imprese (users) che cercano soluzioni di AI con chi le sviluppa (producers), tra loro ci sono startup, centri di ricerca e fornitori tecnologici. Basato su un motore semantico e reputazionale, il SUK consente di individuare il miglior abbinamento tra fabbisogni aziendali e competenze tecnologiche, creando un ecosistema dinamico dove le soluzioni si testano, si migliorano e diventano opportunità di business reale.

La piattaforma integra anche un marketplace collaborativo di modelli, algoritmi e microservizi AI pronti all’uso, e una challenge board per lanciare sfide industriali e costruire progetti pilota concreti. Tra le soluzioni già presenti sul SUK, oltre la metà riguarda il settore manifattura e industria, ma sono numerosi gli altri settori potenzialmente interessati, come energia e utilities, automotive e mobilità, e-commerce e retail, trasporti, logistica, e ancora finanza, salute, servizi pubblici e telecomunicazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore