A Verbier le star della musica da camera

A Verbier le star della musica da camera

Tre festival molto diversi, in questo scorcio di piena estate. Il bianco della calce della pugliese Locorotondo accoglie il 21° Locus Festival, che dalle Murge arriva fino al Salento; ogni tappa è pensata per valorizzare il genius loci, trasformando ogni concerto in un rito collettivo capace di unire estetica e visione. All’estremo opposto, nella montagna friulana, a Tarvisio, ecco un festival che si raggiunge solo a piedi o bici – e dove non c’è campo. Montagne ancora, ma svizzere, e la grande musica da camera con le star.

Verbier (Svizzera)

Fino al 3 agosto il celebre Festival di musica da camera (con puntate sinfoniche), nelle montagne del Canton Vallese. Tra i numerosi concerti, il 28 l’eccezionalità di Martha Argerich (piano) e Mischa Maisky (cello) in duo; il 29 i due di nuovo, questa volta assieme a Kissin (piano) e al Quartetto Ebène, in varie combinazioni – tra cui Argerich e Kissin assieme in Sostakovic; Malofeev (piano) il 31, e un bel programma fra Schubert, Kabalevski, Janacek, Liszt, Skrjabin; il jazz di Brad Mehldau in trio il primo agosto.

Tarvisio

Fino al 3 agosto la 30a edizione del No Borders Music Festival, in questo luogo affascinante che sono i Laghi di Fusine e Sella Nevea, raggiungibili solo in bicicletta o a piedi. Il Festival offre anche attività guidate gratuite, come passeggiate storiche, escursioni naturalistiche, forest bathing. Il 2 al Rifugio Gilberti due concerti: il primo, alle 12, con I Patagarri, band milanese con il suo gipsy jazz gioioso e coinvolgente; il secondo, alle 14, con Goran Bregović e la sua Wedding and Funeral Band, nel mix di vocalità bulgare, folklore slavo, polifonia sacra ortodossa e il rock.

Locorotondo (BA)

Fino al 14 agosto la 21a edizione del Locus Festival. Tra gli artisti, Morrissey, voce che ha segnato un’epoca con i The Smiths e oltre; il funk di Nile Rodgers & Chic, e poi Benjamin Clementine, l’intensità post-rock dei Mogwai, la raffinatezza strumentale dei The Fearless Flyers, l’irriverenza geniale di Marc Rebillet, l’energia di Mezerg e la miscela elettro-orientale degli Acid Arab. Accanto a loro, la musica italiana, dai CCCP Fedeli alla Linea, al pop raffinato di Brunori Sas, passando per la sensibilità emotiva di Diodato e il lirismo cinematografico dei Baustelle. Gli Afterhours celebrano i vent’anni di “Ballate per piccole iene”, mentre i Calibro 35 presentano il loro nuovo album Exploration. E poi le voci più giovani: Nayt e Psicologi danno voce alla Generazione Z; Mace con la sua visione ipnotica e trasversale; Lucio Corsi, dopo il secondo posto a Sanremo.

Fonte: Il Sole 24 Ore