A2A debutta in Calabria nel settore idrico e rileva Novito Acque

A2A debutta in Calabria nel settore idrico e rileva Novito Acque

A2A, attraverso la controllata A2A Ciclo Idrico, ha firmato l’accordo per l’acquisizione di circa il 70% del capitale sociale di Novito Acque, società attiva nella gestione operativa di impianti di depurazione e reti fognarie in sette comuni della Locride. Con questa operazione, il gruppo consolida la propria presenza in una regione che definisce «strategica», dove è già attivo nei settori della generazione dell’energia e nell’economia circolare con la gestione dei rifiuti.

400 milioni per la Calabria

«Dall’avvio del nostro primo piano industriale nel 2021 abbiamo investito 330 milioni euro e già previsto oltre 400 milioni di euro al 2035 per sostenere lo sviluppo industriale della Calabria in settori chiave per la transizione ecologica. Con l’ingresso di A2A nella gestione di Novito Acque, estendiamo il nostro impegno nella regione anche al servizio idrico integrato, mettendo a disposizione competenze tecniche, capacità operativa e una visione di lungo periodo», ha commentato Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, che ha aggiunto: «Efficientando le infrastrutture esistenti e abilitando soluzioni innovative, rafforziamo il percorso condiviso con i nostri stakeholder per contribuire a una gestione sempre più sostenibile dell’acqua».

Investimenti in efficienza

L’accordo, si legge in una nota della multiutility lombarda, «nasce con l’obiettivo di valorizzare gli impianti e ottimizzare sempre di più la gestione del servizio». Che attualmente raggiunge oltre 50mila abitanti: 35mila stabili a cui si aggiunge una presenza stagionale nel periodo estivo di ulteriori circa 15mila. Le infrastrutture sono già state oggetto di interventi di revamping tecnologico e saranno ulteriormente potenziate con investimenti mirati all’efficienza impiantistica e all’adozione di soluzioni innovative per il recupero delle risorse. Negli impianti di depurazione di Pellegrina e San Leo (Reggio Calabria) erano già stati installati pannelli fotovoltaici per contribuire al loro fabbisogno energetico.

«In linea con l’approccio circolare di A2A, è previsto anche il miglioramento dei processi di trattamento e valorizzazione dei fanghi attraverso tecnologie a basso impatto ambientale», si legge ancora nella nota. In particolare, per la depurazione verrà installata un’avanzata tecnologia di filtraggio per limitare le emissioni odorigene e adottato un sistema di essiccamento fanghi in serra solare, in grado di diminuirne sensibilmente il volume. I fanghi di scarto, così trattati, saranno in parte riutilizzati per produrre calore necessario in alcuni processi produttivi.

Fonte: Il Sole 24 Ore