A2A inaugura con Qarnot un data center da cui viene recuperato calore

A2A inaugura con Qarnot un data center da cui viene recuperato calore

A2A ha inaugurato nella centrale Lamarmora di Brescia un nuovo data center progettato dalla società francese Qarnot che, grazie a un avanzato sistema di raffreddamento a liquido, consente di recuperare energia termica a temperature elevate, fino a 65 °C, da immettere direttamente in rete per portare calore agli edifici.

Il progetto rappresenta una delle prime applicazioni in Italia di recupero di calore dai data center, la prima in una rete cittadina con l’innovativa tecnologia di raffreddamento a liquido, e risponde a una sfida energetica globale: sfruttare il calore di scarto delle infrastrutture digitali – in continua espansione e fortemente energivore – per produrre energia termica utile per le città.

«La rapida diffusione dei data center e la crescente elettrificazione dei consumi richiedono importanti investimenti nelle reti elettriche per sostenere la maggiore richiesta di energia. Ma apre anche una straordinaria opportunità per le città dotate di reti di teleriscaldamento: recuperare il calore di scarto dai server e trasformarlo in energia termica», ha spiegato l’ad di A2A Renato Mazzoncini: «Il progetto pilota con Qarnot che inauguriamo oggi è la riprova che integrare fin da subito il recupero energetico nella progettazione dei data center significa creare infrastrutture strategiche per il futuro: città più competitive, territori più sostenibili, calore disponibile dove serve, senza bisogno di fonti fossili».

«Ancora una volta Brescia si conferma città-laboratorio, sperimentando tecnologie sempre più avanzate per il miglioramento del livello di emissioni di C02 in atmosfera», ha aggiunto Laura Castelletti, sindaca di Brescia: «Come è stato per il teleriscaldamento negli anni Settanta, quando Brescia, con Asm, è stata la prima in Italia a mettere questa infrastruttura a disposizione dei cittadini, oggi inauguriamo una nuova tecnologia che affina le strategie di contrasto all’inquinamento atmosferico e segna un passo avanti verso la decarbonizzazione della città».

Fonte: Il Sole 24 Ore