A2A misura l’impatto sulla Campania: prodotte ricadute per 47,5 milioni nel 2024

A2A misura l’impatto sulla Campania: prodotte ricadute per 47,5 milioni nel 2024

Nel 2024, A2A ha contribuito al tessuto socioeconomico della Campania distribuendo sul territorio un valore di 47,5 milioni. Di questi, oltre 28 milioni sono stati destinati a ordini a fornitori, per il 70% micro e piccole imprese con meno di 50 dipendenti. A2A misura l’impatto della propria attività sulla Campania, regione in cui gestisce ormai da molti anni il termovalorizzatore di Acerra e un impianto a Caivano.

E’ stata presentata da Fulvio Roncari, presidente e amministratore delegato di A2A Ambiente, la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Campania che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2024 e i suoi piani di attività previsti per i prossimi anni.

Ad Acerra trattate 684mila tonnellate di rifiuti

 Nel corso dell’anno _si legge nel documento di rendicontazione sostenibile, il Gruppo ha investito 8,7 milioni in infrastrutture e servizi, per favorire la transizione ecologica della Regione. La maggior parte di queste risorse è stata destinata alla manutenzione e all’efficientamento degli impianti, oltre che alla realizzazione di soluzioni smart per l’illuminazione pubblica e allo sviluppo di nuovi progetti per l’efficienza energetica. In particolare, il termovalorizzatore di Acerra rappresenta un asset strategico nel sistema regionale di gestione dei rifiuti. Nel 2024 ha trattato 684mila tonnellate di rifiuti urbani, generando 647 GWh di energia elettrica, pari al fabbisogno di oltre 200mila famiglie.

 L’impianto _ dice A2A _ «è gestito attraverso le migliori tecnologie disponibili – secondo le Best Available Techniques (BAT) – con sistemi avanzati di abbattimento delle emissioni, monitoraggio continuo dei fumi e analisi periodiche certificate, a garanzia della massima tutela ambientale». Nell’ottica di una gestione circolare che valorizza ogni frazione residua, il combustibile utilizzato proviene da rifiuti indifferenziati trattati meccanicamente a freddo, in parte nello stabilimento STIR di Caivano, gestito da A2A, dove nel 2024 sono state trattate 292mila tonnellate di rifiuti. All’interno del sito di Caivano è presente anche un impianto per la produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario prodotto da rifiuti non pericolosi da usare come combustibile alternativo nel recupero energetico di processi industriali come la produzione di cemento) che viene conferito ad impianti localizzati sul territorio nazionale e comunitario: nel 2024 ne sono state prodotte circa 300 mila tonnellate.

Fonte: Il Sole 24 Ore