Abiti da sposa, Maison Signore aprirà quindici corner in Italia e all’estero

Abiti da sposa, Maison Signore aprirà quindici corner in Italia e all’estero

Maison Signore, casa napoletana di abiti da sposa, si prepara ad aprire suoi corner all’interno di atelier multibrand: i primi quattro entro il 2026 a Roma, Pescara, Bologna e Miami. In tre anni arriverà a una quindicina in totale tra Italia, Stati Uniti e Giappone. In questo modo, la Maison punta ad ampliare la propria rete distributiva che oggi già conta cento punti vendita di cui 75 in Italia e 25 all’estero.

La storia della Maison

Il fondatore è Gino Signore, cresciuto nel negozio di corredi per sposa dei genitori, nel comune di Portico di Caserta, acquisendo, sin da piccolo, dimestichezza con stoffe e pizzi. Preso il diploma, decide di concentrare il suo impegno sull’attività di famiglia, che dirige dal 1995. Nulla lo spaventa: va a cercare le spose ai corsi pre-matrimoniali, partecipa alle prime fiere di settore. Incontra Vittoria Foraboschi, che diventerà sua moglie, che lo supporta soprattutto nella creazione di abiti.

Il 1997 è l’anno del primo store a Portico di Caserta. Nel 2002, dopo i primi successi, i due imprenditori aprono un mega store di oltre 2000 mq dove producono e vendono la prima collezione completa del brand. Il 2014 segna l’apertura dello store di Napoli in Via Calabritto, una delle strade più eleganti della città. Le collezioni Signore debuttano a Sisposa Italia, palcoscenico strategico che poterà a siglare una collaborazione con Kleinfeld in USA e Sowa in Giappone. È il 2016 quando Maison Signore debutta ufficialmente sul mercato internazionale, presentando le collezioni alla Barcellona Bridal Week.

L’azienda nel 2024 raggiunge il fatturato consolidato di 5.8 milioni, e punta nel 2025 a 7 milioni, realizzato per il 65% in Italia e per il 35% all’estero. Maison Signore ha anche due punti vendita diretti in Campania ed un corner esclusivo in Sardegna. Oggi è presente anche in Francia, UK, USA, Lussemburgo, Corea, Giappone, Cipro, Doa e Svizzera, con una prospettiva di espansione in Asia, Australia ed Emirati Arabi. Il Giappone rappresenta un mercato fondamentale, che contribuisce per il 20% al fatturato della società. In totale conta un organico di 60 persone.

Fonte: Il Sole 24 Ore