Accesso ai farmaci più rapido ed efficiente con un migliore dialogo tra Aifa e Regioni

Accesso ai farmaci più rapido ed efficiente con un migliore dialogo tra Aifa e Regioni

Migliorare il sistema di scambio d’informazioni tra l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e le Regioni porterebbe grandi vantaggi all’intero percorso di accesso dei farmaci. Si possono condividere informazioni che ottimizzano le scelte regionali, ridurre i carichi di lavoro del personale nelle Regioni, liberare risorse da riallocare su altre attività, semplificare e accelerare i processi di programmazione sanitaria e ridurre i tempi di accesso ed effettiva disponibilità delle nuove terapie.

I temi del confronto

In particolare, una condivisione delle informazioni-chiave da parte di Aifa, ad esempio la stima della popolazione target, l’identificazione dei farmaci comparatori e le relative valutazioni di impatto economico, porterebbe a una riduzione media di quasi il 40% dell’impiego del personale coinvolto nelle politiche regionali, che attualmente conta mediamente più di 20 professionisti “full time equivalent”.

Una interazione più strutturata tra Aifa e Regioni nella fase di Horizon Scanning avrebbe un effetto significativo sui tempi di gestione delle politiche regionali. I dati emergono da uno studio – i cui risultati sono stati presentati ad un convegno nazionale – condotto da Claudio Jommi e Riccardo Novaro del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università del Piemonte Orientale (Upo), in collaborazione con Dephaforum e i Servizi farmaceutici di quattro Regioni: Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Puglia.

Stato dell’arte e prospettive

Al momento le Regioni ricevono le informazioni di prezzo e rimborso (P&R) di un farmaco dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della relativa determina. I dati del Dossier di P&R, rivalutati nell’ambito dell’attività degli Uffici e della Commissione Scientifico-Economica di Aifa, non vengono condivisi. Le Regioni procedono quindi a reperire autonomamente tali informazioni per svolgere le proprie azioni di governo dell’accesso.

Fonte: Il Sole 24 Ore