
Accolti in Europa 4,26 milioni di rifugiati ucraini. Nella notte raid russi su Kiev e Odessa
Alla fine di aprile, l’Ue accoglieva 4,26 milioni di cittadini extracomunitari fuggiti dalla guerra in Ucraina, tutelati dallo status di protezione temporanea introdotto dopo l’invasione russa. Lo comunica Eurostat con l’aggiornamento mensile dei dati. A guidare l’accoglienza è la Germania, con quasi 1,2 milioni di rifugiati ucraini (il 27,9% del totale Ue), seguita dalla Polonia, con circa 987mila (23,2%) e dalla Repubblica ceca, con 370mila (8,7%). Rispetto a marzo, il numero complessivo è salito di poco, segnando un lieve +0,1%. L’aumento ha riguardato 21 Paesi membri, in particolare la Svezia, dove si è registrato un incremento di oltre 9.300 persone (+34,6%), legato soprattutto a rinnovi tardivi dei permessi. Crescite più contenute si sono verificate anche in Repubblica Ceca (+5.545; +1,5%) e in Germania (+4.465; +0,4%).
Nella notte raid russi su Kiev e Odessa
Nuovi attacchi russi nella notte su Kiev e Odessa. La capitale ucraina è stata colpita con missili balistici e droni a partire dalla mezzanotte, nel distretto di Obolon e in altri quartieri della città. Il bilancio è di quattro feriti, ha fatto sapere il sindaco di Kiev Vitali Klitschko che su Telegram ha invitato la popolazione a restare nei rifugi. Nel distretto di Solomyanskyi è scoppiato un incendio in un edificio a più piani. Secondo le autorità ucraine, gli attacchi durati ore hanno colpito sette dei dieci distretti della capitale. “Non si possono spezzare gli ucraini con il terrore”, ha scritto su Telegram Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky, dopo gli attacchi.
A Odessa l’attacco con droni ha causato due morti e quattro feriti, oltre a danni a un ospedale neonatale e a diverse infrastrutture civili, riporta The Kyiv Indipendent. Secondo i dati militari, gli allarmi aerei a Kiev e nella maggior parte delle regioni ucraine sono durati cinque ore, fino circa alle 5 del mattino locali.
Zelensky, servono azioni concrete Usa-Europa contro Mosca
L’ultima raffica di raid russi ha indotto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocare oggi “azioni concrete” da parte di Stati Uniti ed Europa per fermate gli attacchi russi. “È importante che la risposta… (agli) attacchi russi non sia il silenzio del mondo, ma azioni concrete. Le azioni dell’America, che ha il potere di costringere la Russia alla pace. Le azioni dell’Europa, che non ha altra alternativa che essere forte. Le azioni di altri nel mondo, che hanno chiesto la diplomazia e la fine della guerra e che sono stati ignorati dalla Russia. È necessaria una forte pressione per la pace”, scrive il capo dello Stato su Telegram.
I raid notturni sono parte di operazioni intensificate che Mosca ha definito misure di ritorsione per i recenti attacchi ucraini in territorio russo e in particolare contro basi aeree della Federazione. Il vice ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha invocato sanzioni più dure contro la Russia e un rafforzamento della difesa aerea ucraina a seguito del nuovo attacco. “La Russia rifiuta ogni sforzo concreto per la pace e deve affrontare nuove, devastanti sanzioni. Subito. Non c’è più tempo da perdere,” ha dichiarato.
Fonte: Il Sole 24 Ore