Addio a Giorgio Armani, aperta la camera ardente: in centinaia in fila per l’ultimo saluto

Addio a Giorgio Armani, aperta la camera ardente: in centinaia in fila per l’ultimo saluto

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Alle 9 è stata aperta la camera ardente all’Armani/Teatro in via Bergognone, accanto al suo quartier generale e al Silos, il museo che ospita la mostra sui suoi vent’anni di alta moda con Armani Privé

Solo dopo il funerale verrà anche aperto il testamento e si conoscerà il modo in cui ha deciso di dividere il suo patrimonio stimato in 12 miliardi di euro, e quindi il destino del gruppo sempre rimasto saldamente nelle sue mani, all’interno del quale è impegnata tutta la famiglia, il compagno Leo Dell’Orco, la sorella Rosanna, le due nipoti Silvana e Roberta e il figlio di Rosanna, Andrea Camerana, sposato dal 2005 con la cantante Alexia.

Armani è sempre rimasto lucido e ha deciso tutto lui stesso nei minimi dettagli. Quindi ha chiesto che ci fosse la camera ardente aperta a tutti ma lunedì funerali privati (forse a Broni, nell’Oltrepò pavese) per evitare che la cerimonia diventasse esclusivamente una sfilata di vip.

«Sono assolutamente favorevole all’iscrizione al Famedio» di Giorgio Armani, «lo valuterà una commissione, ma credo che non ci saranno problemi. Però, sarà rispettoso chiedere alla famiglia se la cosa fa piacere». A dirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, tra i primi ad arrivare alla camera ardente con il presidente di Stellantis John Elkann con la moglie Lavinia, Gianni Petrucci (presidente di Federbasket) ed Ettore Messina, coach dell’Olimpia Milano (la squadra di basket di proprietà di Armani dal 2008).

Fonte: Il Sole 24 Ore