Addio a Pasquale Pistorio, il manager che ha fatto grande StM

Addio a Pasquale Pistorio, il manager che ha fatto grande StM

C’è una foto che dice più di tutto chi era pasquale Pistorio, l’ingegnere Pistorio come tutti amavano chiamarlo, morto a Milano a 89 anni. La si può vedere sul sito della Pistorio Foundacion, la Fondazione con sede a Vimercate da lui creata nel 2005 per «migliorare le condizioni di vita dei bambini nei paesi in via di sviluppo, con particolare attenzione all’istruzione»: in quella foto c’è il viso bonario e sorridente di un uomo, un manager, dalle grandi intuizioni e dalle indiscusse capacità.

Quell’uomo, nato ad Agira in provincia di Enna nel 1936, che aveva uno sguardo puntato sul futuro e che amava la sua terra, la Sicilia, che ha contribuito a trasformare, a migliorare. Laureato nel 1963 in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, aveva cominciato la carriera professionale come venditore di transistori Motorola in Piemonte. Si era poi trasferito a Milano da un distributore italiano come direttore vendite dei prodotti Motorola e nel 1967 viene assunto dalla Motorola e diventa, nel giugno del 1970, direttore marketing per l’Europa. Da quel momento, Pasquale Pistorio compie una carriera in rapida ascesa all’interno della società americana di semiconduttori arrivando, nel 1978, ad essere nominato direttore generale dell’International semiconductor division di Motorola, responsabile per la progettazione, la produzione e il marketing per tutte le aree al di fuori degli Usa.

Pistorio è stato, giustamente, definito il padre dell’Etna Valley e per raccontare cosa ha significato il suo lavoro per la Sicilia e in generale per il sistema paese non basterebbe un libro. E’ stato lui, nel 1987, da presidente e amministratore delegato del Gruppo Sgs, a suo tempo unica azienda italiana di microelettronica, a guidare l’integrazione con la francese Thomson Semiconducteurs che diventerà STMicroelectronics. E’ stato lui a sviluppare un portafoglio prodotti diversificato, basato su applicazioni in forte crescita e sulla sua rete mondiale di alleanze strategiche, che la portarono tra le prime cinque aziende di semiconduttori entro il 2001. Da un’azienda di proprietà statale, quasi in bancarotta, con un fatturato di 100 milioni di dollari, Sgs Pasquale Pistorio riuscì a creare un importante player del settore: quando, nella primavera del 2005, Pistorio è andato in pensione (si fa per dire) l’azienda fatturava 9 miliardi di dollari. E si deve a lui lo sviluppo dello stabilimento di Catania, oggi presidio avanzato della produzione di semiconduttori nel mondo.

Grazie ai brillanti risultati dell’azienda, nel dicembre 1994 gli azionisti decisero di quotarne le azioni al New York Stock Exchange e alla Bourse de Paris (oggi Euronext Paris). A questo traguardo seguì, nel giugno 1998, la quotazione anche alla Borsa Italiana di Milano.

Fonte: Il Sole 24 Ore