Ai, primo storico accordo tra Universal Music e Udio

Ai, primo storico accordo tra Universal Music e Udio

Primo storico accordo tra una major discografica e una startup di intelligenza artificiale generativa. Universal Music Group, prima casa discografica al mondo, quotata alla borsa di Amsterdam, Universal Music Group ha dichiarato di aver risolto la causa per violazione del copyright con la società di Ai Udio e che insieme collaboreranno alla realizzazione di una nuova suite di prodotti creativi.

In base all’accordo, le società lanceranno il prossimo anno una piattaforma che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa addestrata su musica autorizzata e concessa in licenza. Il presidente di Umg Lucian Grainge sottolinea che gli accordi «dimostrano il nostro impegno a fare ciò che è giusto per i nostri artisti e autori, che si tratti di abbracciare nuove tecnologie, sviluppare nuovi modelli di business, diversificare i flussi di entrate o altro ancora».

Per il ceo di Udio Andrew Sanchez le aziende stanno «costruendo il panorama tecnologico e commerciale che amplierà in modo fondamentale le possibilità nella creazione e nell’impegno musicale».

Nel 2024 tutte le major, ossia la stessa Universal Music ma anche Sony Music e Warner Music, avevano citato in giudizio Udio e la concorrente Suno, accusandole di aver commesso una violazione massiccia del copyright utilizzando le registrazioni delle etichette per addestrare sistemi di Ai generativi di musica. Secondo la tesi delle case discografiche, le aziende di intelligenza artificiale hanno copiato centinaia di brani di alcuni dei musicisti più famosi al mondo per insegnare ai propri sistemi a creare musica che «competerebbe direttamente con quella degli artisti umani, la svaluterebbe e alla fine la soffocherebbe».

Fonte: Il Sole 24 Ore