Aiuti all’Ucraina, Tajani: «A breve il decreto». In arrivo anche generatori per le centrali elettriche colpite

Aiuti all’Ucraina, Tajani: «A breve il decreto». In arrivo anche generatori per le centrali elettriche colpite

Riguardo agli aiuti dell’Italia all’Ucraina «è già pronto un nuovo pacchetto che firmeremo nelle prossime ore». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del tavolo interistituzionale di coordinamento anti corruzione internazionale, che si è svolto venerdì 14 novembre a Roma. «Dobbiamo lavorare per costruire la pace e siamo assolutamente convinti che su questo si possano fare dei passi avanti», ha aggiunto Tajani.

A Kiev anche nuovi generatori per riavviare le centrali elettriche colpite

Nei giorni scorsi Tajani ha annunciato che oltre al 12esimo pacchetto di aiuti militari, saranno inviati nuovi generatori per riabilitare le centrali elettriche colpite ed aiutare la popolazione a superare l’inverno. «L’Italia ha stanziato finora oltre 100 milioni di euro per la resilienza energetica ucraina, fra contributi e crediti d’aiuto per la ricostruzione del sistema energetico, la transizione verde e la protezione delle infrastrutture critiche», ha spiegato riconfermando l’impegno per l’assistenza alle forze armate ucraine anche nel contesto delle due missioni europee Euam e Eumam, e il sostegno ai programmi europei Safe e Edip per il rafforzamento delle industrie della difesa europea e ucraina.

Ipotesi missili Aster

I contenuti del decreto Ucraina sono come al solito secretati. L’Italia non ha mai pubblicato una lista completa degli armamenti inviati. Il prossimo pacchetto potrebbe prevedere l’invio di missili. Munizioni che in tal caso, a rigor di logica, potrebbero essere gli Aster, utilizzati per il sistema di difesa terra-aria Samp-T, già fornito alle truppe di Zelensky una seconda volta da Roma. Gli Aster sono una famiglia di missili superficie-aria (SAM) sviluppati da Eurosam (consorzio franco-italiano) / MBDA, usati sia su nave che da terra. A fine ottobre il ministero della Difesa ha smentito «in modo netto e categorico l’ipotesi di un invio di missili o munizionamento del sistema Samp/T all’Ucraina». E nelle ultime ore il ministro della Difesa Crosetto ha ribadito che è «difficile pensare ad un miglioramento della situazione in Ucraina, indipendentemente dagli aiuti militari». I pacchetti precedenti hanno puntato sul rafforzamento delle capacità di difesa aerea, settore che è stato riconosciuto fondamentale per la protezione dei civili e delle infrastrutture critiche.

Lunedì la riunione del Consiglio di difesa

Il tema delle armi all’Ucraina potrebbe essere uno dei temi sul tavolo del prossimo Consiglio di Difesa convocato dal presidente della Repubblica per lunedì prossimo, 17 novembre, che ha come ordine del giorno l’esame dell’evoluzione dei conflitti in corso ma anche la valutazione delle minacce ibride e le possibili ripercussioni sulla sicurezza dell’Italia.

Fonte: Il Sole 24 Ore