Al Salviatino, elegante cuore verde di Fiesole

Al Salviatino, elegante cuore verde di Fiesole

Alla mattina presto Esperanza si aggira nel salotto per controllare che i fiori nei vasi siano ancora freschi, e sostituisce quelli appassiti o sofferenti con altri che ha nel cestino. Li guarda con un amore e una cura commoventi. Al Salviatino i fiori e le piante sono ovunque e ti accompagnano come boccata d’aria e di bellezza a ogni passo. Non c’è da stupirsi visto che la proprietaria di questo hotel di Fiesole è Alessandra Rovati Vitali, fondatrice di Tearose, il primo concept store con negozio di fiori nato a Monza nel 1994. Esperanza ama i fiori da quando era piccola e li seminava nell’orto di casa in Albania. Nel grande parco che circonda la villa seicentesca può esprimere tutto il suo amore per il giardinaggio. A maggio riempie i prati di fiori selvatici, accudisce gli aromi del Terzo Paradiso, l’opera di Pistoletto nell’angolo più produttivo del giardino dove crescono anche finocchi, zucchine e pomodori.

Luoghi di silenzio e respiro a dieci minuti da Firenze

Il Salviatino non segue protocolli. Non è un semplice business per differenziare le attività della famiglia Rovati, impegnata nella cultura e nel turismo soprattutto per passione. Qui si segue la vena artistica di Alessandra che appena ha visto la villa in collina se ne è innamorata e l’ha acquistata per farne il suo laboratorio creativo dove mette in pratica le sue idee di bellezza, eleganza, tendenza, ospitalità. Si entra in una casa, perché questa è l’atmosfera cercata: tessuti colorati, trompe l’oeil, libri e soprammobili. Ogni pezzo è unico, scelto e messo nel posto giusto con la sensibilità di una padrona di casa. Obiettivamente per chi frequenta il centro storico di Firenze, dove i turisti si muovono appiccicati come le sardine, Fiesole, a due minuti dalla città, promette respiro, silenzio e orizzonte. Dalla terrazza del ristorante Da Giacomo, altro gruppo della famiglia Rovati, gestito da Carola, giovane figlia di Alessandra, la vista vola sulla cupola del Duomo che, per dimensione e perfezione, si distingue da tutto. Si vede anche dal giardino all’italiana con fontanelle e salottini e da alcune camere. Non dalle garden suite che però hanno il vantaggio di spazi generosi, con un giardino privato e una greenhouse con sofà in velluto, ritratti d’epoca e una luce meravigliosa. In queste camere il pavimento è in cotto artigianale color cipria e, a piedi nudi, sembra di camminare sulle nuvole.

Appassionata di ospitalità, Alessandra ha partecipato all’asta dell Ritz Paris, aggiudicandosi per esempio i minibar, che ha messo nelle camere insieme ad altri pezzi unici dello storico hotel parigino. La struttura è rimasta tale e quale con le sale attorno allo scalone d’onore, centro della dimora che porta alle camere. Tra i quadri d’epoca ha inserito opere d’arte contemporanee come i cerchi luminosi della sala da pranzo affrescata o il neon fucsia che invita alla festa. È un invito a viversi il mood di questo hotel di appena 39 camere, dove la colazione si serve à la carte in giardino, tempo permettendo. Una raccomandazione: prenotate la spa per un paio di ore, solo per voi. È piccola ma ha tutto, sauna, hammam, docce emozionali, un idromassaggio racchiuso tra marmi rosa deliziosi e una stanza luminosa per i massaggi. Il parco, che dai giardini ordinati diventa prato con piscina, poi orto e bosco selvatico, è una protezione naturale dal caos urbano, un muro di cinta metaforico dove si vive un isolamento gaudente, con un po’ di fresco in più, ad appena 10 minuti dal centro di Firenze.

Ps: a cena ordinate come dolce la Bomba di Giacomo. Il nome dice tutto. Da provare!

Fonte: Il Sole 24 Ore