Al via la Giornata degli abiti storici, dal ministero 550mila euro per la loro promozione

Al via la Giornata degli abiti storici, dal ministero 550mila euro per la loro promozione

Nasce la Giornata degli abiti storici che si celebrerà ogni anno l’11 novembre. Sull’intero territorio italiano si svolgeranno iniziative che vedranno protagoniste le comunità locali e dal 2026 il ministero del Turismo stanzierà 550mila euro annui per sostenerle. Valorizzando questi prodotti tradizionali «ogni piccolo borgo potrà far vivere quel turismo esperienziale che oggi i visitatori stanno cercando – ha riflettuto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè -. Noi dobbiamo raccontare queste parti dell’Italia. L’abito storico non deve essere visto come un semplice reperto museale, ma come un codice identitario vivo e dinamico, che allaccia le nostre antiche tradizioni artigianali con le prospettive del mercato internazionale. E in un mondo in cui tutto è virtuale, nei vestiti sono racchiusi anche i nostri cinque sensi».

L’iniziativa parlamentare

La Giornata nazionale è stata introdotta da un disegno di legge a prima firma della senatrice Anna Maria Fallucchi (Fdi). «Vengo da un piccolo paese del Gargano, dell’entroterra – ha ricordato -. Quando sono stata eletta mi sono chiesta quale regalo potessi fare a questo borgo. Di importante e prezioso in questo paese c’erano gli abiti della tradizione, ricamati a mano. Ho disegnato questa legge pensando a questo». L’11 novembre la Rai manderà in onda uno spot istituzionale e uno speciale dedicato su RaiPlay, Rai 5 e Rai Cultura.

Il coinvolgimento delle scuole

Attraverso percorsi di studio ed eventi, le scuole potranno coinvolgere i giovani nella riscoperta dell’arte manifatturiera. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha perciò ricordato che “in Italia ci sono 60 istituti superiori con 80mila ragazzi che si occupano di moda, e molti di questi si dedicano al restauro e alla replica dell’abito storico. Per farlo ci vuole creatività, e un’industria che sappia lavorare in modo perfetto, ma anche passione e senso della comunità, di appartenenza e consapevolezza della propria identità. Una giornata come questa serve per ricostruire e imparare il nostro passato, portarlo a conoscenza della gente, di chi viene a visitare l’Italia. Nessuna comunità può avere un grande futuro se non è consapevole del proprio passato, se non ha radici solide”.

Fonte: Il Sole 24 Ore