
Al via l’undicesima edizione del Seeyousound Music Film Festival
L’11ª edizione del Seeyousound Music Film Festival, primo e unico in Italia interamente dedicato al cinema a tematica musicale al via a Torino dal 21 febbraio. Tra i documentari, ecco “Les Reines du drame” di Langlois – presentato alla Semaine de la Critique di Cannes 2024; e “Soundtrack to a Coup d’Etat” di Grimonprez, fresco di nomination agli Oscar. Alla Scala una nuova produzione dell’ “Evgenij Onegin” di Caikovskij e l’unica tappa italiana della tournée della Filarmonica di Vienna diretta da Riccardo Muti.
Torino
Dal 21 al 28 torna a Torino, principalmente al Cinema Massimo, l’undicesima edizione del Seeyousound Music Film Festival, primo in Italia interamente dedicato al cinema a tema musicale. In programma 65 film e videoclip che esplorano l’universo musicale in tutte le sue sfaccettature: dai documentari sulle leggende del rock e dell’elettronica alle storie che raccontano le vibranti scene musicali underground, sia italiane che internazionali. Oltre ai film, ci saranno 15 live e dj set, una mostra ed eventi collaterali. Questa edizione include 1 film in anteprima assoluta, 1 internazionale, 1 europea e 19 anteprime italiane, suddivise nelle sezioni Long Play Doc (documentari), Long Play Feature (lunghi di finzione), 7Inch (cortometraggi), Soundies (videoclip) e Frequencies (sonorizzazioni); e nelle rassegne fuori concorso Rising Sound, dedicata al potere trasformativo e identitario della musica nella società, e Into the Groove, sezione mainstream che inaugurerà il festival con l’anteprima italiana di “Blur: To The End”.
Milano
Alla Scala il 19 febbraio con cinque repliche fino all’11 marzo nuova produzione di “Evgenij Onegin”, di Čajkovskij, tratto dal dramma di Puškin; opera che segnò una svolta nella storia dell’opera russa, abbandonando affreschi storici e effetti spettacolari per concentrarsi sul ritratto interiore di un piccolo gruppo di personaggi. Scriveva il compositore: «Chi cerca la riproduzione musicale di sentimenti normali, semplici, universali, lontani dalla tragicità esteriore, dalla teatralità, sarà (spero) contento della mia opera». Direzione di Timur Zangiev, messosi in luce alla Scala sostituendo Valery Gergiev nella caikovskijana “Dama di picche”; allestimento di Mario Martone che al suo decimo spettacolo scaligero torna al repertorio russo dopo la trionfale “Chovanščina” di Musorgskij del 2019: le scene sono come allora di Margherita Palli.
Al Ridotto dei palchi, un’ora prima di ogni recita si terrà una conferenza introduttiva tenuta da Franco Pulcini.
Il 19 alle 20 diretta radiofonica su Rai Radio 3.
Fonte: Il Sole 24 Ore