Alba è la Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027

Alba è la Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027

Alba è la nuova Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha proclamato la città nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza della Giuria della selezione, presieduta da Lorenza Baroncelli, e dei rappresentanti delle città finaliste e cioè Chioggia con il progetto “Chioggia Porto delle Arti Contemporanee”, Foligno – Spoleto con “Foligno-Spoleto in Contemporanea”, Pietrasanta con “Essere arte. O dell’umanità dell’arte”, Termoli con “Traiettorie contemporanee” e Varese – Gallarate con “Oltre il giardino. Traiettorie armoniche fra arte, industria e paesaggio”.

Alba riceverà un contributo di un milione di euro, destinato alla realizzazione delle iniziative previste nel dossier di candidatura del progetto “Le fabbriche del vento” che ha vinto con la seguente motivazione: “Il progetto si distingue per l’eccellente capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa, attraverso un programma culturale di altissimo profilo. Si radica in una tradizione d’avanguardia che negli anni ha trasformato il territorio in laboratorio creativo, proiettandosi verso il futuro con iniziative destinate a diventare appuntamenti fissi nel panorama artistico nazionale e internazionale. Il piano integrato coniuga mostre, installazioni e interventi nello spazio urbano e paesaggistico, valorizzando talenti emergenti e attivando reti interistituzionali. La dimensione diffusa trasforma l’intero territorio in una piattaforma espositiva che promuove non solo la conservazione ma anche la sperimentazione. Particolarmente rilevanti sono gli interventi di rigenerazione urbana, accompagnati da percorsi formativi innovativi rivolti a giovani e a scuole con un’attenzione costante all’accessibilità e all’inclusione sociale, a testimonianza di una forte sensibilità verso le comunità locali.
Il modello di governance partecipativa, rafforzato da un partenariato pubblico-privato e dal coinvolgimento di realtà impegnate nel sociale, garantisce sostenibilità economica e continuità progettuale oltre l’anno di designazione. Il dossier aggrega esperienze già attive – residenze, festival, esposizioni – costruendo una rete policentrica sul territorio e favorendo sinergie tra amministrazioni, istituzioni culturali, associazioni e comunità. L’armonico equilibrio tra interventi di lungo periodo e iniziative specifiche per l’anno della Capitale sottolinea la visione strategica e la concretezza esecutiva dell’intero progetto”.

“Con la Capitale dell’arte contemporanea abbiamo, ancora, messo in moto le energie delle forze sociali, delle strutture e dei territori che hanno voglia di emergere, di farsi notare o anche solo di essere riconosciuti per la loro esperienza e la loro creatività”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. “Questa iniziativa – ha continuato il Ministro – non è soltanto una gara, ma uno strumento per incoraggiare tutti i territori a mettersi in gioco, con la loro forza ereditata attraverso la stratificazione storica. Ogni identità esprime un carattere profondo, che trova modo di interagire nel rapporto tra l’uomo e il paesaggio, secondo un canone che si eredita e si trasmette. La città riceve il titolo in quanto laboratorio aperto che ha una prospettiva. Non si riceve un premio alla carriera cittadina, si riceve un premio per ciò che si vuole fare e donare. Questo è il senso di questo riconoscimento”.

La candidatura di Alba è stata promossa dal Comune di Alba e dal Comitato Alba Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, composto dalla presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, dal Sindaco Alberto Gatto e da Nicolas Ballario, che ha curato il dossier insieme a un vasto team. Il progetto diventerà ora un programma culturale permanente, che attraverso le “Capitali sorelle” sarà diffuso su tutto il territorio delle Langhe, Roero e Monferrato, un territorio riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Fonte: Il Sole 24 Ore