
All’Expo di Osaka il Padiglione Italia resta ancora al top per visitatori
Ogni giorno ormai le autorità dell’Expo pubblicano il bollettino degli svenimenti. Il caldo non risparmia nemmeno Osaka. L’anello sopraelevato che con la sua sinuosa eleganza percorre tutto il perimetro dell’esposizione è sempre meno popolato, i visitatori preferiscono stare tutti sotto, al riparo delle travi di legno che lo sostengono, per sfuggire ai raggi del sole. Eppure, le code – anche di tre ore – per vedere il Padiglione Italia non accennano a diminuire. Semplicemente si spostano all’ombra, dove le hostess ultimamente hanno cominciato anche a distribuire bottigliette d’acqua, oltre a regolare il flusso degli ingressi.
Gli ingredienti vincenti
L’afa dell’estate giapponese non ferma il successo dell’Italia, il suo padiglione continua a giocarsi il podio del più apprezzato, al fil di lana con la Cina e con gli Stati Uniti. A dirlo non è il campanilismo italico, ma sono i sondaggi pubblicati da alcuni dei più autorevoli giornali nipponici, come il Nikkei Shimbun o lo Josei Jishin. E poco importa se accanto ai quadri del Caravaggio e del Tintoretto esposti nel padiglione campeggia una gigantografia del ponte di Messina che ancora non c’è. La ricetta del suo alto gradimento non sta solo nelle opere d’arte, tra gli ingredienti vincenti c’è anche la scelta degli ambassador. L’ultima, felice intuizione sono stati i fratelli Yuki e Mayu Ishikawa, capitani delle rispettive nazionali giapponesi di pallavolo, quella maschile e quella femminile, ma entrambi anche giocatori di punta della serie A italiana: Yuki a Perugia, con la Sir Safety, sua sorella Mayu a Novara, con la Igor Gorgonzola.
Ma il Padiglione Italia all’Expo di Osaka è anche un luogo dove fare business e attirare investimenti. L’ultimo annuncio risale solo a pochi giorni fa, quando il gruppo giapponese NSC ha scelto l’Auditorium italiano per lanciare un investimento da 80 milioni di euro per la ristrutturazione e l’ampliamento di un forno nel suo stabilimento di San Salvo, in provincia di Chieti, dove produce vetri per l’industria automobilistica e per l’edilizia. In Abruzzo l’azienda è presente dal 2006, quando ha rilevato gli impianti che prima erano della Pilkington. Grazie al nuovo investimento annunciato ad Osaka, la produzione di vetro aumenterà del 14%.
Le Regioni all’Expo
Al Padiglione Italia si è appena conclusa la settimana dedicata alla Liguria nel corso della quale, tra le tante partnership raggiunte, è stato firmato un accordo di collaborazione quinquennale tra l’Università italiana di Genova e quella giapponese Tohoku Gakuin di Sendai in materia di rischio idrogeologico, salute e logistica. A Osaka la Liguria ha puntato soprattutto sul tema della Blue Economy, l’economia del mare: dalla cantieristica di alta tecnologia alla ricerca scientifica marina, passando per il turismo nautico, la portualità green e la valorizzazione del patrimonio costiero. Fino a domani, invece, nell’alternanza regionale che caratterizza la programmazione del padiglione, è la volta del Molise, che a Osaka ha scelto di portare cinque costumi tradizionali esposti al Muves, il Museo delle vestimenta di Campobasso. Oltre alla mostra, il programma ha previsto anche un confronto tra la vestizione della sposa molisana e il kimono da sposa giapponese.
Fonte: Il Sole 24 Ore