
All’ultima ora arriva il rinvio per il testo sui commercialisti
Rinvio del disegno di legge delega per la riforma dei commercialisti: il provvedimento, infatti, non è stato approvato ieri, giovedì 4 settembre, dal Consiglio dei ministri. L’esame del disegno di legge sui commercialisti è stato avviato e poi rinviato, forse già al prossimo Consiglio dei ministri. Un rinvio confermato dalla presidente Giorgia Meloni che, in una sua dichiarazione di ieri sera, ha confermato che il Cdm ha anche avviato l’esame del disegno di legge su dottori commercialisti ed esperti contabili.
Il precedente
Il Ddl prevedeva una serie di principi e criteri direttivi spaziando su numerosi aspetti, già presenti nel testo rielaborato del Dlgs 139 presentato dal Consiglio nazionale nel novembre dello scorso anno.
La necessità di una riforma della categoria viene spiegata nella relazione informativa al Ddl: in 18 anni i commercialisti under 40 iscritti all’albo sono diminuiti del 32,3%, mentre gli over 60 sono aumentati, anche per via dell’innalzamento dell’età pensionabile, del 64,3%; l’età media è passata da 47,4 a 52,5 anni e quelli che scelgono di svolgere il tirocinio professionale e di sostenere l’Esame di Stato per diventare commercialista sono diminuiti del 63,5 per cento.
La riforma cerca, quindi, di rendere più attrattiva la professione per i giovani, consentendo lo svolgimento dei 18 mesi di tirocinio, necessari per poter accedere all’esame di Stato per iscriversi alla sezione A dell’albo, nel corso del biennio professionalizzante.
Il Ddl prevede, inoltre, la riorganizzazione delle attività oggetto della professione di dottore commercialista e di esperto contabile e l’introduzione di una disciplina organica in materia di specializzazione per gli iscritti nella sezione A dell’Albo. La riforma ha tra gli obiettivi quello di favorire lo svolgimento dell’attività in forma aggregata, una formula che permette di offrire una gamma di servizi più ampia e registrare introiti 2,4 volte maggiori rispetto a chi lavora da solo. Da qui la decisione di disciplinare in modo organico l’esercizio della professione sia in forma associata sia in forma societaria. Previsto anche il riordino della disciplina sulle incompatibilità, che dovrebbe diventare meno stringente di quella attuale e prevedere deroghe temporanee in casi specifici.
Fonte: Il Sole 24 Ore