Alta orologeria, segnali positivi da Shanghai a Ginevra

Alta orologeria, segnali positivi da Shanghai a Ginevra

Gli eventi dedicati all’alta orologeria organizzati fino a oggi quest’anno si confermano una calamita per appassionati e curiosi. Dopo il successo di presenze di Watches and Wonders di Ginevra (dal 9 al 15 aprile), anche il suo spin-off Watches and Wonders Shanghai (dal 28 agosto al 1° settembre) e i Geneva Watch Days (dal 29 agosto al 2 settembre a Ginevra) hanno confermato questo trend positivo.

La quarta edizione di Watches and Wonders Shanghai ha richiamato in totale 10mila persone, la metà delle quali ha acquistato il biglietto d’ingresso nei tre giorni aperti al pubblico. Tra i paganti, il 70% è stato under 35: una dimostrazione dell’interesse crescente dei giovani verso l’alta orologeria. Insieme al numero degli ingressi, la Watches and Wonders Geneva Foundation, che organizza l’evento, ha accolto con grande favore anche il dato relativo all’engagement dell’evento sui social, quantificato in un’audience di oltre 85 milioni di persone. Il successo di questa edizione è un segnale che il mercato delle lancette potrebbe interpretare positivamente per il futuro, visto il momento non certo favorevole che sta vivendo in Cina quest’anno, dove si registra un generale rallentamento dei consumi, compresi quelli di beni di alta gamma. In questo senso, parlano chiaro i numeri delle esportazioni mensili rilasciati dalla Féderation de l’Industrie horlogère suisse (Fh), uno degli indicatori più importanti dello stato di salute del settore orologiero svizzero: da gennaio a luglio 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, la Cina ha segnato un calo del 23,2%, mentre quello di Hong Kong è stato del 19,5 per cento.

I visitatori di Watches and Wonders Shanghai hanno visto i modelli di nove brand espositori, tutti già protagonisti dell’edizione di Ginevra della kermesse: A. Lange & Söhne, Baume & Mercier, Cartier, Iwc, Panerai, Piaget, Roger Dubuis, Vacheron Constantin e Nomos Glashütte (l’unica tra queste marche a non essere di proprietà del gruppo svizzero Richemont), e hanno anche potuto visitate lo spazio chiamato LAB dedicato alle nuove tecnologie, e partecipare ai tantissimi eventi, tra sessioni di cultura orologiera e workshop, nei giorni aperti al pubblico.

Geneva Watch Days, invece, è una manifestazione nata nel 2020 con un format “diffuso” nella città, in cui ognuno dei 52 brand coinvolti (tra i quali Bulgari, Breitling, Breguet, Blancpain, H. Moser & Cie. e MB & F) sceglie la propria location per presentare le novità e prevede delle aree comuni aperte al pubblico dedicate all’esposizione dei prodotti e ai talk: i visitatori quest’anno sono stati 13.800 (+70% sul 2024), mentre gli addetti ai lavori sono stati 1.500, 650 dei quali del mondo dei media e 250 retailer.

Fonte: Il Sole 24 Ore