Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, mancano 17,2 miliardi per finire l’opera

Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, mancano 17,2 miliardi per finire l’opera

L’ultima revisione del Pnrr ha ridimensionato nettamente la tratta dell’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria che sarà finanziata con i fondi del Next Generation Eu: invece degli 1,8 miliardi originari riceverà soltanto 720 milioni. L’odissea dell’opera simbolo della rinascita infrastrutturale del Mezzogiorno, che dovrebbe connettere il Nord Europa alla Sicilia, è destinata a proseguire. Perché, dalla ricognizione puntuale dei finanziamenti già assegnati e dei fabbisogni ancora da coprire, emerge un dato inconfutabile: per completare la ferrovia fino a Villa San Giovanni mancano all’appello 17,2 miliardi. Più dei 13 miliardi stanziati sinora per i primi lotti e più del costo calcolato oggi per il Ponte sullo Stretto. Anche a livello finanziario, insomma, non si è nemmeno a metà dell’opera.

La retromarcia sul Pnrr

Dagli 1,8 miliardi di euro inizialmente previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per realizzare 33 chilometri di binari della linea Battipaglia-Romagnano al Monte (lotto 1a) su cui poter viaggiare fino a 300 chilometri orari – attraversando i Comuni di Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni e Buccino, tutti nel salernitano – si è scesi a 720 milioni per 14,7 chilometri da costruire entro giugno 2026. Il motivo? Come ha spiegato la Corte dei conti nella delibera 65/2025 sullo stato di attuazione degli interventi Pnrr e Pnc diffusa lunedì scorso, il ministero dei Trasporti ha addotto «criticità riconducibili a eventi imprevisti e imprevedibili di natura geologica». Sorprese che rendono impossibile centrare il target originario entro la scadenza del Piano e che hanno portato il governo a negoziare con Bruxelles una rimodulazione al ribasso sia dell’obiettivo sia dei fondi, accolta nell’ultima revisione approvata il 20 giugno scorso. Ai 720 milioni rimanenti vanno sommati 122,3 milioni delle opere di collegamento verso Metaponto: sono questi 842,3 milioni, in sintesi, ciò che rimane dei fondi europei per finanziare il lotto fino a Romagnano al Monte.

Il governo assicura che neppure un euro degli 1,08 miliardi definanziati dal Pnrr andrà perso: lo stanziamento dei fondi sostitutivi nazionali per la Salerno-Reggio dovrebbe trovare casa nell’aggiornamento 2025 del contratto di programma Mit-Rfi 2022-2026 la cui finalizzazione è attesa in un decreto Mit-Mef. Un punto irrinunciabile, per i magistrati contabili. «È essenziale – avverte la Corte dei conti – che nel prossimo contratto di programma di Rfi trovi adeguato spazio il celere completamento del lotto funzionale originariamente previsto».

La spesa avanza piano

Le ruspe e le talpe sono al lavoro dal 21 febbraio, quando il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, precisò: «I lavori di oggi sono solo un tratto del continuum di quello che dovrà arrivare a Praia, poi a Reggio Calabria, poi attraversare lo Stretto». La delibera della Corte dei conti registra anche l’avanzamento della spesa, sulla base dei dati estratti il 24 luglio dal ReGis, il cervellone telematico del Mef che raccoglie tutti i progetti del Pnrr: al 30 giugno 2025 risultavano pagamenti effettivi per il lotto 1a della Salerno-Reggio Calabria per 117,65 milioni, pari al 33,5% del budget di 351,53 milioni al 31 dicembre di quest’anno, ma solo al 6,54% degli 1,8 miliardi iniziali. Ritarando la spesa sul nuovo plafond di 720 milioni, il progresso sale al 15,34% dell’intera somma a disposizione.

Fonte: Il Sole 24 Ore