
Altman (OpenAI) accusa Meta: «Offerti 100 milioni ad alcuni nostri ingegneri»
A giudicare dalle cifre tirate in ballo, più che recruiting sembra un ricchissimo calciomercato. E sta infiammando i rapporti fra due delle aziende americane più innovative: Meta e OpenAI. Sì, perché Sam Altman, fondatore e ceo della ex startup di San Francisco che sviluppa la celebre ChatGPT, si è lasciato andare in alcune dichiarazioni molto forti, accusando Meta (la holding di Mark Zuckerberg che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp) di aver tentato di sottrarre alcuni dei migliori talenti della sua azienda offrendo bonus di ingresso fino a 100 milioni di dollari.
La “denuncia” di Altman è arrivata durante un’intervista al podcast “Uncapped”, condotto dal fratello, Jack Altman. Il ceo di OpenAI ha spiegato che Meta considera la sua società come il principale concorrente nel campo dell’intelligenza artificiale e che, per questo, ha messo in campo una strategia di reclutamento molto aggressiva, con offerte economiche fuori scala.
Secondo Altman, l’obiettivo di Meta sarebbe quello di attrarre sviluppatori e ricercatori chiave di OpenAI, offrendo pacchetti retributivi complessivi ancora più alti dei bonus di ingresso, nella speranza di indebolire dall’interno l’organizzazione rivale. Ma, a detta dello stesso ceo, fino a oggi nessuno dei principali membri del suo team avrebbe accettato. E in effetti Secondo il Financial Times e Reuters, fonti a conoscenza dei colloqui interni di OpenAI confermano che l’azienda ha effettivamente subito un pressing da parte di Meta, ma finora nessuna defezione significativa è avvenuta.
Resta da capire se la strategia di Menlo Park, fondata su potenza finanziaria e velocità di esecuzione, potrà comunque incidere nel lungo termine su un mercato che appare sempre più dominato da pochi colossi e in cui la fedeltà dei talenti è ormai una delle risorse più scarse.
Tutto questo, chiaramente, va inquadrato nel ricchissimo mondo dell’AI californiana. Alcuni dipendenti chiave di OpenAI, infatti, guadagnano diversi milioni di euro all’anno, secondo una recente inchiesta dell’agenzia Reuters. Per questo sarebbero meno clamorose le cifre svelate da Altman. Anche se su Reddit e nei forum del settore, in molti hanno commentato con sarcasmo le cifre in ballo, mettendo in dubbio sia la veridicità dei numeri, sia la sostenibilità di una guerra salariale in ambito AI.
Fonte: Il Sole 24 Ore