
Altroconsumo: «Un treno ad alta velocità su cinque è in ritardo»
In media il 31% dei Frecciarossa è in ritardo
L’analisi dei treni veloci di Trenitalia (Fs) ha riguardato 45 tratte, da nord a sud del Paese. Sulle rotte principali, le più gettonate e quindi le più frequenti, come Milano-Roma, Napoli-Roma e Milano-Bologna, Altroconsumo ha monitorato circa mille treni per tratta. Il servizio Frecciarossa rivela delle criticità: in media per le tratte analizzate il 31% dei bolidi rossi arriva oltre l’orario previsto. Una situazione particolarmente critica riguarda i collegamenti che coinvolgono la direttrice adriatica, dove sono stati registrati ritardi in ben oltre il 50% dei treni rilevati. Il caso più critico è la tratta Bari Centrale-Milano Centrale, con oltre il 70% dei treni in ritardo. Un’altra tratta con ritardi è la Salerno-Torino Porta Nuova: il 53% dei convogli sfora l’orario di arrivo. Rispetto alla tratta più significativa, cioè la Milano Centrale-Roma Termini e viceversa, i treni rilevati in ritardo sono rispettivamente il 18% e il 25%.
Italo in ritardo una volta su cinque
Per il concorrente Italo sono state analizzate 25 tratte e in media nel 20% dei casi i convogli sforano l’orario. Nel complesso, Italo è più puntuale dei Frecciarossa, quanto meno sulle 25 tratte rilevate in cui viaggiano entrambi gli operatori. Per Italo, la tratta più critica è il collegamento tra Napoli Centrale-Venezia Mestre, con ritardi rilevati nel 40% dei casi. Anche la tratta Reggio Calabria Centrale-Roma Termini zoppica: qui i treni con ritardo sono il 38%. Anche sulla tratta maestra, cioè la Milano Centrale – Roma Termini, ci sono ritardi (nel 15% dei casi), ancora di più sulla Roma-Milano (circa per il 19% dei treni). Mettendo a confronto i due concorrenti ferroviari sulle tratte monitorate da Altroconsumo, Italo risulta quasi sempre in vantaggio su Trenitalia. In media i treni di Italo in ritardo sono il 20%, contro il 26% dei Frecciarossa. La stessa dinamica si presenta sulla tratta maestra Milano Centrale-Roma Termini e viceversa, dove Trenitalia è più ritardataria.
Intercity maglia nera
Oltre all’alta velocità, l’analisi ha verificato anche la puntualità degli Intercity. In media gli Intercity sono i treni più ritardatari dell’indagine. Nelle 24 tratte analizzate, i treni hanno avuto ritardo nel 41% dei casi. La situazione è particolarmente critica nel collegamento tra Reggio Calabria Centrale e Salerno, con ritardi rilevati per oltre l’80% dei casi. Anche la tratta adriatica Lecce-Bologna Centrale e il collegamento Roma Termini-Taranto conoscono poco la puntualità: qui i ritardi si registrano in circa il 60% dei treni rilevati.
Tempi di percorrenza
Negli anni i tempi di percorrenza dell’alta velocità sono diventati più lunghi, ciò nonostante i ritardi continuano a esserci. Lo dimostra la rilevazione effettuata sulla tratta Milano Centrale-Roma Termini, coperta dai treni dell’alta velocità che un tempo vantavano tempi di percorrenza di 3 ore. Oggi quelle tempistiche non esistono più: il percorso attuale è pari in media a 3 ore e 20 minuti e, in caso di situazioni straordinarie, come i cantieri o lavori, il viaggio supera le 4 o addirittura le 5 ore.
Il nodo degli indennizzi
Attualmente, per i treni Av, Trenitalia e Italo rimborsano parte del biglietto solo per ritardi superiori a 30 minuti. Spiega Altroconsumo: «Si tratta di soglie molto alte, considerando che parliamo di bolidi veloci e che l’Av è per definizione un servizio rapido e puntuale. Con le regole attuali, solo una piccola parte dei treni in ritardo può godere di un ristoro. Per la maggioranza dei treni fuori orario, che stanno sotto la soglia dei 30 minuti, non è previsto nulla».
Fonte: Il Sole 24 Ore