
Amerca’s Cup, a novembre il portale per gestire tutte le forniture
Coppa America cerca imprese fornitrici di beni. Una grande opportunità per il territorio. Si pensi che a Barcellona l’impatto economico è stato di un miliardo di euro con 380 fornitori del territorio, il 90% del totale che ha lavorato con America’s Cup. Se ne è discusso in occasione di due incontri che si sono tenuti a Napoli all’Unione industriali e in Camera di commercio.
Leslie Ryan, event director dell’America’s cup mostra le slide per illustrare agli imprenditori napoletani, e non solo, cosa significa Coppa America. E illustra una prima lista di 141 categorie merceologiche, dall’acqua alle auto, dai supporti nautici, alla carta, di cui ci sarà bisogno e per cui si cercano fornitori. E annuncia: a novembre sarà operativo un portale su cui tutte le aziende che vogliono diventare fornitrici di Coppa America potranno iscriversi.
Agli incontri hanno partecipato il sindaco, Gaetano Manfredi, il capo di gabinetto del ministro dello Sport Sabrina Bono, l’amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi, l’event director dell’America’s Cup Leslie Ryan, il vicepresidente di Confindustria Nautica, Marco Monsurrò. A fare gli onori di casa nell’incontro del mattino il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola, in quello del pomeriggio il presidente dell’Unione Industriali Costanzo Jannotti Pecci.
Il sindaco Manfredi, anche commissario straordinario per la rigenerazione di Bagnoli, ha confermato che i lavori sono iniziati e ha fissato la scadenza: maggio 2026. «Sappiamo che i tempi sono stretti, ma siamo fiduciosi. La ricaduta economica sulla città sarà incredibile: parliamo di un miliardo di euro e di diversi milioni di turisti». Una conferma necessaria dopo che una serie di criticità sono emerse nei giorni scorsi, tra cui la richiesta da parte della Regione Campania dell’intervento dell’Anac.
«Dovremmo remare tutti dalla stessa parte perché questo evento farà bene a tutta la città e alla regione. Tutto si sta svolgendo nel rispetto delle leggi, ma serve compattezza. È una sfida che possiamo vincere solo insieme», ha detto Sabrina Bono del ministero dello Sport che ha ancora una volta ricordato l’edizione di Barcellona. «Oltre un miliardo di impatto economico, 208 milioni di entrate fiscali, 12.800 posti». Ottimismo, ma anche consapevolezza, nelle parole di Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute, la società statale attuatrice del progetto: «Ci siamo dati un obiettivo ambizioso, maggio 2026, e intendiamo rispettarlo. A Napoli vogliamo fare in un anno ciò che non si è fatto in trent’anni».
Fonte: Il Sole 24 Ore