
Anche gli sportivi devono imparare a gestire i risparmi
I più fortunati si trovano a disposizione ingenti capitali, ma senza la giusta preparazione per gestirli. La maggior parte magari non arriva a livelli tanto elevati, ma anche senza patrimoni così importanti, la situazione non cambia: grandi o piccoli che siano per gestire i risparmi serve un livello di educazione finanziaria che sovente non c’è. E nel settore sportivo dovrebbe esserci forse più che in altri contesti perchè in questo caso il fattore temporale che ha un’incidenza fondamentale. Nell’animo si è atleti e sportivi per sempre, nel fisico no e la pianificazione finanziaria è imprescindibile.
Il progetto Al Bar Sport
Ecco quindi che nel mese dell’educazione finanziaria il Progetto Bar Sport è quanto mai indispensabile. L’iniziativa, ideata da Francesca Bertelli, Daniele Rippa e Matteo Cerutti – una squadra di giovani professionisti ed ex studenti della Scuola Politica Vivere nella Comunità, in collaborazione con FEduF la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Abi), il Dsge di UnitelmaSapienza e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (che in questa occasione, presenta le “Pillole di economia e banca” spiegate dal Fitd) si apre con la testimonianza di due atlete, Asia e Alice D’Amato.
L’obiettivo dell’iniziativa
In sostanza attraverso Al Bar Sport gli sportivi hanno la possibilità di colmare quel gap culturale che non gli permette di pianificare in maniera strutturale, personalizzata e lungimirante le proprie scelte di investimento. Si tratta infatti di uno spazio dove si trattano temi economici e si trovano collegamenti tra educazione finanziaria e il mondo dello sport, attraverso video registrazioni di pillole di educazione finanziaria.
Nel medio-lungo periodo, Al Bar Sport intende trasformare la scarsa alfabetizzazione finanziaria in una possibilità di crescita, che offra una formazione di base in ambito finanziario agli sportivi e diffonda la cultura finanziaria nel mondo dello sport.
La disparità di genere
Anche in ambito sportivo ci sono delle sostanziali differenze salariali tra donne e uomini e attraverso la diffusione della cultura finanziaria si intende eliminare anche questo divario, tanto più che le donne che praticano attività sportiva su vari livelli sono in costante crescita. Negli ultimi anni il Censis ha stimato in oltre 8 milioni e mezzo le donne che fanno sport e costituiscono il 43,3% del totale degli sportivi. A queste si aggiungono 9 milioni di donne che fanno almeno qualche attività fisica. Complessivamente fanno attività sportiva e/o motoria il 59,4% delle italiane.
Fonte: Il Sole 24 Ore