
Anche Linkedin vuole addestrare i modelli di intelligenza artificiale con i nostri dati
Linkedin spiega nel dettaglio che cosa ci fa con i nostri dati.
Ad esempio , se l’utente sceglie di utilizzare “Suggerimenti per la scrittura del profilo”, Linkedin userà i dati rilevanti presenti nel suo profilo per generare il testo suggerito, che l’utente potrà quindi rivedere, modificare e decidere se aggiungere al proprio profilo. Un altro esempio: nei “Post suggeriti” può riassumere il contenuto del post, inclusi eventuali dati personali inseriti. “Potremmo anche utilizzare come input le risposte salvate alle domande di lavoro o i dati del tuo curriculum. Se scegli di condividere i dati del tuo curriculum con i datori di lavoro, questi potrebbero essere utilizzati come input per consentir loro di trovarti e verificare la tua idoneità alle qualifiche richieste per il lavoro”.
In più, i modelli di intelligenza artificiale che LinkedIn utilizza per alimentare le funzionalità di IA generativa possono essere addestrati da LinkedIn o da un altro fornitore. “Ad esempio, potremmo utilizzare modelli forniti dai servizi Azure OpenAI di Microsoft”.
I dati usati per l’AI, nel dettaglio
Nel dettaglio, Linkedin userà: dati del profilo: dati forniti dai membri nel loro profilo LinkedIn, quali: nome, foto, posizione attuale, precedenti esperienze lavorative, istruzione, ubicazione, competenze, certificazioni, licenze, esperienze di volontariato, pubblicazioni, brevetti, approvazioni e raccomandazioni.
Dati di utilizzo AI: contenuti inseriti dai membri nelle funzionalità AI generativa (ad esempio, prompt, testo di ricerca, richieste, domande).
Fonte: Il Sole 24 Ore