Anghileri (Giovani imprenditori): «Italia lenta, coraggio per uno youth deal»

Anghileri (Giovani imprenditori): «Italia lenta, coraggio per uno youth deal»

L’Italia ’oggi è ancora lenta”, in 40 anni “ci sono stati miglioramenti significativi. Ma a noi non basta”, avverte la leader dei Giovani di Confindustria, Maria Anghileri, dal quarantesimo convegno di Capri. Dopo anni di crescita ’zero virgola’ “diciamo basta”. “Chiediamo a tutte le forze politiche il coraggio di introdurre uno ’Youth Deal’ che abbatta il carico fiscale, burocratico e amministrativo sui giovani under 35”, è “il primo passo, il primo mattone per scardinare un Sistema Paese che negli ultimi anni è diventato profondamente ingiusto nei confronti dei giovani”. E avverte: “Lo chiediamo il prima possibile. Già per questa Legge di bilancio”. Puntando anche a riforma fiscale, e a potenziare accesso al credito e previdenza complementare.

Patto per i giovani

“Non sono idee isolate”, ma “una nuova promessa di futuro” che Governo e parti sociali possano “scrivere insieme”: il patto per i giovani invocato dalla presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria passa per riforme attese da tempo, come una riforma per alleggerire una pressione fiscale “eccessiva e iniqua, un macigno per i giovani italiani”. I giovani industriali chiedono “a tutte le forze politiche il coraggio di introdurre uno Youth Deal che abbatta il carico fiscale, burocratico e amministrativo sui giovani under 35”, in Europa. “Con il ventottesimo regime”, in Italia “mettendo finalmente i mattoni per costruire la nostra Filiera Futuro”, il “grande progetto” che Maria Anghileri già quando ha preso la guida del movimento dei giovani industriali: “Filiera Futuro – dice -, per noi, vuol dire natalità, istruzione, innovazione e giovani imprese”. Con uno Youth Deal serve “un pacchetto di misure per i giovani fatto di incentivi fiscali, semplificazioni, prestiti agevolati, sovvenzioni dirette ed equity. Fatto dal coraggio di cambiare ritmo! Serve una riforma del fisco: ”Dimostrateci di avere veramente a cuore il futuro dell’Italia”.

Linea di Garanzia giovani

Poi anche: “Potenziamo l’accesso al credito. È arrivato il tempo di creare una linea di Garanzia giovani. Scommettiamo sulle buone idee, non sui patrimoni. Dobbiamo avere il coraggio di farlo perché verremo ripagati. Creiamo dentro il Fondo di Garanzia per le Pmi una sezione speciale per le imprese guidate da giovani, con condizioni agevolate”. “Terzo punto: pensiamo al domani rafforzando la previdenza complementare”. E avverte: “Certo, se lo Stato continua a spolpare le buste paga dei giovani, accantonare risparmio sarà quasi impossibile. E quindi, dobbiamo rendere la previdenza complementare più accessibile e vantaggiosa per i lavoratori e per le imprese, ad esempio: alzando il limite di deducibilità dei fondi pensione; consentendo l’incremento dei versamenti per i familiari a carico, fin dall’infanzia; introducendo una quota aggiuntiva da destinare direttamente, detassata, ai fondi pensione”. “È qui che lo Stato potrebbe investire, piuttosto che spendere miliardi per rimandare di tre mesi, con il blocco dell’età della pensione, ciò che è inevitabile”.

Fonte: Il Sole 24 Ore