Antifascismo in Europa: un mosaico di resistenze tra memoria e nuove sfide

Antifascismo in Europa: un mosaico di resistenze tra memoria e nuove sfide

Negli ultimi anni, il tema dell’antifascismo è tornato al centro del dibattito pubblico europeo. In un contesto segnato dall’avanzata di movimenti e partiti di estrema destra, dal riemergere di nazionalismi e da una crescente polarizzazione politica, in molti Paesi europei sono riapparse forme di mobilitazione che si richiamano esplicitamente all’antifascismo storico o ne reinterpretano i valori in chiave contemporanea.

L’antifascismo in Europa non è un movimento unitario, ma un mosaico di esperienze locali, collettivi autonomi e reti sociali che si muovono con modalità, linguaggi e obiettivi diversi. In alcuni contesti, come Italia e Grecia, la tradizione antifascista è radicata nella memoria della Resistenza e nelle Costituzioni nate dopo la Seconda guerra mondiale. In altri, come Francia e Spagna, si è trasformata in una forma di attivismo urbano e culturale, legata alla lotta contro il razzismo, le disuguaglianze e l’autoritarismo. In Paesi dell’Europa centrale come Austria o Repubblica Ceca, l’antifascismo è invece più frammentato, spesso confinato a spazi militanti o accademici, ma comunque presente come presidio di memoria democratica.

Comuni a tutte le esperienze sono l’assenza di una struttura centrale, la dimensione autonoma e la capacità di connettere l’eredità storica dell’antifascismo con questioni contemporanee come i diritti civili, l’inclusione sociale e la difesa delle libertà.

Nonostante le differenze nazionali, l’antifascismo rimane un linguaggio politico riconoscibile, che continua a rappresentare una delle principali forme di opposizione alla radicalizzazione della destra in Europa.

Fonte: Il Sole 24 Ore