Appalti sanità, la Procura chiede l’arresto per l’ex Governatore Cuffaro

Appalti sanità, la Procura chiede l’arresto per l’ex Governatore Cuffaro

La procura di Palermo guidata da Maurizio de Lucia, ha chiesto l’arresto ai domiciliari dell’ex governatore Totò Cuffaro, attualmente segretario nazionale Dc, e del deputato di Noi Moderati Saverio Romano. L’indagine, coordinata dai carabinieri del Ros, riguarda presunti episodi di la corruzione nell’ambito di una serie di appalti nella sanità siciliana. Nei prossimi giorni Cuffaro e Romano, i cui uffici e abitazioni sono stati perquisiti dalle Forze dell’ordine, verranno interrogati davanti al Gip prima di un’eventuale ordinanza di custodia cautelare.

Cuffaro: «Massima collaborazione» con gli inquirenti

“Le perquisizioni – si legge nel comunicato della Procura palermitana – sono state disposte al fine di evitare la dispersione delle prove a seguito della discovery delle indagini imposta dalla notifica dell’invito a rendere interrogatorio cosiddetto preventivo a seguito della richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata nei confronti degli indagati”.

“Stamani mi hanno notificato un avviso di garanzia e hanno effettuato perquisizioni nella mia abitazione e in ufficio. Ho fornito ai carabinieri la massima collaborazione e sono sereno, rispetto ai fatti che mi sono stati contestati, per alcuni dei quali non conosco né le vicende né le persone. Sono fiducioso nel lavoro degli organi inquirenti e pronto a chiarire la mia posizione”. Lo dichiara Totò Cuffaro segretario nazionale della DC.

“Apprendo dalla stampa di una richiesta della procura di Palermo che mi riguarderebbe: non ne so nulla e non ho ricevuto alcuna comunicazione. In ogni caso sono assolutamente tranquillo e a disposizione, pronto a chiarire eventuali dubbi dei magistrati, dei quali ho la massima stima e considerazione”. Così l’onorevole Romano, alla notizia della richiesta di arresto nell’ambito dell’inchiesta su presunti appalti truccati.

Fonte: Il Sole 24 Ore