
Apple annuncia negli Usa 100 miliardi di dollari di nuovi investimenti
Cento miliardi di dollari di nuovi investimenti targati Apple e un programma per incentivare la catena di approvvigionamento made in Usa del colosso degli iPhone. Una cifra che porta la promessa del Ceo Tim Cook per i prossimi quattro anni a 600 miliardi di dollari iniettati negli Stati Uniti.
Donald Trump annuncia alla Casa Bianca e con grande enfasi l’ultimo impegno domestico di una delle aziende bandiera del Paese, incentrato accanto ad una maggior produzione diretta in patria sul decollo dell’American Manufacturing Program, fatto di incentivi della stessa Apple a fornitori di componenti cruciali negli Usa. Nell’insieme un progetto preso a simbolo di uno degli obiettivi centrali della strategia politica e commerciale di America First del Presidente: imporre dazi e restrizioni, e premere sulle imprese, perchè guidino un reimpatrio di segmenti dell’industria statunitense.
La strategia
L’efficacia della strategia resta oggetto di intenso dibattito – la realtà e la messa in pratica di numerosi investimenti è considerata men che trasparente – ma si presta ad annunci ad effetto. Nel caso di Apple, il portavoce della Casa Bianca Taylor Rogers ha dichiarato che Trump «ha già assicurato migliaia di miliardi di dollari in investimenti che supportano posti di lavoro in America e rafforzano il business americano. L’annuncio con Apple è un’altra vittoria per la nostra manifattura che simultaneamente aiuterà a riportare a casa produzioni di parti critiche e a proteggere così la sicurezza economica e nazionale».
Il primo annuncio di spesa domestica di Apple per 500 miliardi era scattato a febbraio, tra cui una nuova fabbrica in Texas. In maggio Trump aveva però nuovamente minacciato sanzioni contro l’azienda in mancanza di sufficiente reshoring di attività.
La politica di Cupertino
Di sicuro Apple, che vanta una catena globale di produzione, ha interesse a venire incontro all’amministrazione. Ha finora riportato costi aggiuntivi da dazi nel passato trimestre per 800 milioni e previsto danni per ulteriori 1,1 miliardi nei tre mesi in corso. Tutto il tech americano potrebbe inoltre risentire di tariffe in arrivo sugli onnipresenti semiconduttori come da dazi più elevati sull’import da paese per lei chiave quali India e Cina. In Borsa il titolo Apple ha guadagnato il 5,5 per cento.
Fonte: Il Sole 24 Ore