
Argotec firma il “cuore elettronico” dei satelliti per il Deep Space
Si chiama Power Suite Curie ed è un “cuore elettronico” a bordo di satelliti destinati a missioni spaziali in aree dell’Universo inesplorate. A firmare il progetto è la torinese Argotec che utilizzerà il nuovo sistema di alimentazione dei Cube Sat nella prossima missione HENON, programma finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea, che partirà verso un’orbita inesplorata tra Terra e Sole per studiare il meteo spaziale.
Power Suite Curie è un sistema elettrico in miniatura in grado di garantire energia e alimentare i satelliti di piccole dimensioni anche in condizioni estreme, di fronte a radiazioni solari, in punti dell’Universo finora inesplorati. Si tratta di una tecnologia nuova, sviluppata dall’azienda – tra i player principali nella realizzazione di satelliti e sottosistemi – e destinata a implementare le missioni spaziali nel deep space. Il Power Conditioning and Distribution Unit di nuova generazione nasce da un progetto di co-engineering con l’Agenzia Spaziale Europea e rappresenta una innovazione in grado di ampliare le possibilità di missione nella Space Industry internazionale, grazie ad una tecnologia in grado di abilitare missioni pionieristiche, orientate allo spazio profondo e allo Space Weather Monitoring.
«Curie rappresenta un cambio di paradigma per l’industria spaziale italiana e internazionale – commenta David Avino, ceo di Argotec – con questa tecnologia abiliteremo missioni di esplorazione robotica di nuova generazione, capaci di portare la ricerca scientifica oltre i confini attuali. Il Deep Space rappresenta la nostra storia, è ciò che ci ha reso quello che siamo oggi ed è una sfida che torniamo a percorrere insieme all’Agenzia spaziale Europea e all’ASI, partner solidi in tanti anni di successo e programmi su cui abbiamo lavorato».
Argotec ha all’attivo la partecipazione a programmi come LICIACube e ArgoMoon, missioni che hanno permesso all’azienda di essere l’unica al mondo ad avere due satelliti di piccole dimensioni operativi contemporaneamente nello Spazio profondo. E’ stato inoltre realizzato da Argotec l’oggetto Made in Italy più lontano nello Spazio, a 14 milioni di chilometri di distanza dalla Terra.La missione HENON a fine 2026 partirà alla volta del Sole, allontanandosi fino a 24,6 milioni di chilometri dalla Terra, per raggiungere l’inesplorata Distant Retrograde Orbit (DRO).
Durante il suo viaggio, che durerà oltre un anno, Curie garantirà energia al satellite, mantenendo operative le funzioni vitali dei sottosistemi. Raggiunta l’orbita finale, HENON inizierà le osservazioni dello Space Weather, quando ci sarà massima esposizione alle radiazioni, con l’obiettivo di dati studiare le attività solari e segnalare eventi critici.Curie presenta un design miniaturizzato, compatto e modulare, capace di adattarsi a diverse piattaforme satellitari. A queste caratteristiche si aggiungono prestazioni tecniche all’avanguardia come una resistenza alle radiazioni senza precedenti, una vita operativa prolungata e una gestione della potenza elevata.
Fonte: Il Sole 24 Ore