Arm e Qualcomm, vendite in crescita trainate dalla domanda di smartphone

Arm e Qualcomm, vendite in crescita trainate dalla domanda di smartphone

Trimestrali in crescita per Qualcomm e Arm, due dei produttori di chip per smartphone più importanti al mondo. Le due aziende, tra l’altro in guerra per una questione di licenze, hanno registrato una forte crescita delle vendite trimestrali, trainate da una domanda di smartphone superiore alle aspettative. Qualcomm ha riportato ricavi per 11,7 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi a dicembre, superando le stime degli analisti di 10,9 miliardi di dollari e registrando un aumento del 17% rispetto all’anno precedente. La società ha fornito previsioni per il trimestre di marzo con un limite massimo di circa 11 miliardi di dollari, al di sopra delle aspettative.

Anche Arm ha superato le previsioni di fatturato per il trimestre conclusosi a dicembre, con ricavi di 983 milioni di dollari, in aumento del 19% rispetto all’anno precedente. Il progettista di chip britannico ha fornito una guidance per il trimestre in corso di circa 1,2 miliardi di dollari, in linea con le stime.

Nonostante i risultati positivi, le azioni di entrambi i chipmaker sono scivolate, a causa di un mercato che comunque le ha premiate molto nell’ultimo anno, e che ormai compra sulle attese e vende sulle news.

Cristiano Amon, amministratore delegato di Qualcomm, ha dichiarato agli investitori che l’azienda ha registrato una domanda migliore del previsto per i suoi prodotti per smartphone, grazie in parte all’adozione da parte di Samsung dei chip Snapdragon 8 Elite per il suo nuovo smartphone AI di punta, l’S25. Ma va ricordato anche che la lunga partnership di Qualcomm con Apple per la fornitura di modem 5G terminerà nel 2026, poiché Apple sta portando internamente una maggiore parte della progettazione dei suoi chip.

A proposito della disputa legale, a dicembre scorso Qualcomm ha prevalso nella guerra di licenza con Arm riguardante la tecnologia utilizzata per costruire “core” personalizzati per i suoi chip. Una giuria statunitense ha deciso in gran parte a favore di Qualcomm, originata dall’acquisizione di Nuvia nel 2021.

Fonte: Il Sole 24 Ore